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martedì 10 dicembre 2013

Troppi silenzi complici. Intervista a Massimo Scalia


Massimo Scalia, politico italiano e docente presso l'Università “La Sapienza” di Roma, è uno dei padri dell'ambientalismo scientifico in Italia. Fondatore della Lega per l'Ambiente, ora Legambiente, è stato tra i primi parlamentari delle Liste Verdi eletti negli anni ottanta. Il suo nome è legato alle battaglie contro il nucleare e a favore delle energie rinnovabili. Dopo l'esperienza nei Verdi, è oggi tra i fondatori e i dirigenti nazionali degli Ecologisti Democratici e del Movimento Ecologista. Nel 1997 ha presieduto la Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse.

Com’è la situazione ecologica nella “terra dei fuochi”?
Purtroppo è messa male, per dirla in parole semplici, e francamente per rendersene conto non c’era bisogno delle rivelazioni di Schiavone, criminale che ha contribuito grandemente a degradare quella terra. La situazione era già allora così grave che non c’era alcun bisogno della sua testimonianza (peraltro resa pubblicamente già nel 1995, due anni prima di quella della Commissione parlamentare d’inchiesta, di cui oggi si parla tanto). Come Commissione acquisimmo nuovamente la sua testimonianza affinché restasse agli atti dei lavori; ma nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati in quell’ambito la gravità del disastro balzava agli occhi. Al punto che quell’area (il litorale domitio-flegreo) venne inserita nell’elenco dei primi 17 siti nazionali da bonificare. Ecco dunque che già allora tutte le autorità competenti in materia erano perfettamente a conoscenza del fatto che quell’area fosse disastrata in maniera paragonabile a quelle del grande inquinamento industriale, come ad esempio l’ACNA di Cengio o il petrolchimico di Gargallo Priolo.

domenica 8 maggio 2011

L'industria più pericolosa del mondo. Intervista a Massimo Scalia


Massimo Scalia, politico italiano e docente presso l'Università “La Sapienza” di Roma, è uno dei padri dell'ambientalismo scientifico in Italia. Fondatore della Lega per l'Ambiente, ora Legambiente, è stato tra i primi parlamentari delle Liste Verdi eletti negli anni ottanta e primo presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il suo nome è legato alle battaglie contro il nucleare e a favore delle energie rinnovabili. Dopo l'esperienza nei Verdi, è oggi tra i fondatori e i dirigenti nazionali degli Ecologisti Democratici e del Movimento Ecologista.

A volte sentiamo dire che “non possiamo fare a meno del nucleare”. È vero?
Questa è una falsità colossale. Basta guardare i numeri per rendersene conto. Col nucleare si possono fare solo 2 cose: le bombe, oppure l’energia elettrica. L’energia elettrica è soltanto una piccola parte dell’energia complessiva utilizzata dall’uomo: al mondo è soltanto il 17% dell’energia totale. Di questa piccola parte, la quota prodotta tramite il nucleare è a sua volta del 14%. Conclusione: il nucleare fornisce