Il protagonista di questa nuova avventura firmata Ippolito Edmondo Ferrario ed edita da Frilli l’abbiamo già incontrato nel precedente L’antiquario di Brera; qui, se possibile, è un pizzico più irritabile, più amante del sesso “non ordinario” e più insofferente verso il conformismo che si ritrova intorno. E la vicenda narrata è ancora più nera dell’altra, nella misura in cui la ricerca della soddisfazione personale - messa in campo attraverso tanti diversi personaggi anche secondari - diventa unica bussola e metro dell’esistenza di chi non ha altro, all’orizzonte, che se stesso. Una storia nerissima che non deluderà gli amanti del genere; e di Milano, qui tratteggiata bene nel dettaglio da chi la conosce molto da vicino.
I.E. Ferrario, Il demone di Brera, ed. Frilli, 2016.
(«Pagina3», 27 maggio 2016)
