mercoledì 4 maggio 2016

A. Reali, Ritorno a Pavia, ed. Frilli, 2015

È il passato che ritorna a Pavia in questo ultimo Ritorno a Pavia di Alessandro Reali (ed. Fratelli Frilli): quello che vorremmo dimenticare, compensare, talvolta cancellare; ma che in realtà non passa mai. Sambuco e Dell’Oro, coppia di investigatori ben assortita, della quale abbiamo già parlato, si trovano a indagare su un caso apparentemente qualunque - quello di un uomo come tanti altri, che da un po’ ha cominciato a ricevere strane telefonate - che trova spiegazione solo alla luce di ciò che è successo trent’anni prima. Curata l’ambientazione, a cavallo tra gli ’80 e i giorni nostri, che fa da sfondo ai fiumi di vino che scorrono in ogni dove della narrazione e al consueto accompagnamento musicale.


A. Reali, Ritorno a Pavia, ed. Frilli, 2015.

(«Pagina3», 4 maggio 2016)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano