domenica 17 aprile 2016

C. Ghedini, Interruzioni, ed. Giraldi, 2016

«Tu non sei madre, altrimenti sapresti. - Saprei cosa? - Le difficoltà della vita. - Forse è per questo che non sono madre. Per no perpetuare le difficoltà della vita»


Quattro donne. Alle prese con la maternità. Quella che conoscono in quanto figlie, quella che non possono o non vogliono avere come genitrici. La maternità come mistero - e come abisso. Come gioia irrefrenabile, ma anche come problema ineludibile e fuori controllo. Interruzioni di Camilla Ghedini (Giraldi, in libreria a partir dal 30 aprile 2016), è il tentativo ben riuscito di andare al fondo dell'interrogazione su una questione che - si perdoni il gioco di parole - si colloca all'origine di tutte le cose e che, paradossalmente, a dispetto dell'importanza, viene sempre trattata in maniera scontata o banale, con sufficienza o con supponenza. Ma ogni donna (come ogni uomo) è diversa, ci ricorda l'autrice; e qualunque problema generale va affrontato e risolto in prospettiva particolare, senza dare nulla per scontato. Nella collana "Riflessi del presente" con bandelle, e con la Prefazione di Marilù Oliva.


C. Ghedini, Interruzioni, ed. Giraldi, 2016.

(«Pagina3», 17 aprile 2016)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano