domenica 13 dicembre 2015

S. Pasquandrea, Oltre il margine, ed. Fara, 2015

«La line più breve fra due punti / è la linea indifferente. / Dall'oggetto alla palpebra / atraverserà carne pelle / ossa tessuti / senza mai deviare.»


Impossibile e necessaria. Vacua di speranza, agli antipodi del nichilismo. Tesa a proiettarsi al di là del limite. Così, nelle parole dei giurati del Concorso FaraExcelsior 2015 - Davide Valecchi, Fulvio Segato, Daniele Gigli - la poesia dell'opera premiata, Oltre il margine, di Sergio Pasquandrea. Versi sciolti, che interrogano il sé ogni volta che parlano d'altro; che, anche quando parlano di sé, non cessano di richiamare ogni altra cosa, presente e passata. Con la Postfazione di Vincenzo D'Alessio.


S. Pasquandrea, Oltre il margine, ed. Fara, 2015.

(«Pagina3», 13 dicembre 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano