Continua l’ottima impresa di dare alle stampe l’Opera Omnia del filosofo e teologo catalano Raimon Panikkar, scomparso nel 2010, grazie alla cura e alla dedizione di Milena Carrara Pavan, che ha seguito l’evoluzione della vita e del pensiero dell’autore per oltre vent’anni; e alla lungimiranza di un editore che da subito ha riconosciuto l’originalità e la centralità di questo “messaggio”. Qui Panikkar dedica la sua riflessione al cristianesimo e alla sua innata tendenza ad andare oltre se stesso, verso, dentro e con gli altri. In questo volume - che raccoglie, come nell’intendimento generale che caratterizza tutta l’Opera, scritti ultimi e dei primordi, editi e inediti - possiamo trovare neologismi altrove assenti come “terrestrità”, e veri e propri topos come la nozione di “tempiternità” o la critica alla microdossia tipica di visioni ristrette (oggi insostenibili) della religiosità. Un libro indispensabile non solo agli amanti di Panikkar, perché la sua critica al cristianesimo (ovvero a un certo modo di intenderlo) è la critica salutare e benvenuta a tutto un modo di fare filosofia e di intendere la vita. Rilegato a filo con sovraccoperta.
Raimon Panikkar, Cristianesimo. Opera Omnia, vol. III/1, ed. Jaca Book, 2015. Traduzioni di Milena Carrara Pavan, Dario Rivarossi, Giovanna Brutti.
(«Pagina3», 10 novembre 2015; «Filosofia e nuovi sentieri», 18 novembre 2015)
