martedì 10 novembre 2015

G. Nuzzi, Via Crucis, ed. Chiarelettere, 2015


Come spesso accade quando si abusa di qualcosa, capita che se ne abbia fin sopra i capelli. Così a furia di ripetere - anche con le migliori intenzioni - che papa Francesco è solo nella Chiesa, che nella sua opera riformatrice si trova tutti contro, che lui è determinato ad andare avanti nonostante le opposizioni… succede che non se ne può più, e che anche lo slogan inizialmente più simbolico ed efficace finisca col diventare un ritornello o, peggio, una caricatura. Ancorché ben scritto, questo libro non fa eccezione alla regola, e rischia di finire nell’alveo di quelle operazioni commerciali che cavalcano la moda del momento. Un certo tono apodittico di questa pubblicazione («Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso», che tratta da certezza quella che è solo un’ipotesi) lascia perplessi; ma soprattutto non convince la tesi di fondo, per la quale ci sarebbe una guerra in atto, tra le gerarchie vaticane e il pontefice. Eppure gli scandali vaticani sembrano essere sempre gli stessi: fondi neri, elusione fiscale, appropriazione indebita, connivenza, collusione… chi non ne ha mai sentito parlare alzi la mano. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Il vero scandalo è questo.


G. Nuzzi, Via Crucis, ed. Chiarelettere, 2015.

(«Pagina3», 10 novembre 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano