domenica 15 novembre 2015

M. Sandrolini, Julienne. Il sottile filo del passato, ed. Giraldi, 2015

«C’era una cosa però che ci distingueva dalle altre famiglie della zona: noi non si aveva la tessera del fascio. papà era un antifascista e, forte delle sue idee socialiste, non aveva mai accettato le regole imposte dal Duce. Era orgoglioso e non si piegava al regime.»


Julienne. Il sottile filo del passato, di Mariel Sandrolini (ed. Giraldi), è un romanzo in cui la realtà letteraria si incontra e si infrange sulla finzione di un mondo che pretende talvolta - come nel caso del fascismo italiano - di essere l’impossibile, o finanche l’assurdo. Storia di una famiglia che si barcamena fra l’aspirazione all’eroismo - anche e soprattutto quello dell’azione partigiana - e la costrizione a quell’eroismo quotidiano di sbarcare il lunario in ristrettezza di libertà e di mezzi. Con la Prefazione di Isa Grassano, giornalista e scrittrice.

Mariel Sandrolini, scrittrice bolognese “noir e non solo”, ha iniziato a scrivere da bambina, vincendo un premio nazionale su un tema di classe. Oltre a due audiolibri con Il libro parlato di Feltre per persone non vedenti e dislessiche, ha all’attivo numerose pubblicazioni tra cui La mia vendetta avrà la tua firma, Le scelte di Erica, Il commissario Marra e il caso Bondage, La chiusa del Battiferro. Ha vinto numerosi premi, tra cui la Targa d’argento profumo d’autrice (aprile 2015).


M. Sandrolini, Julienne. Il sottile filo del passato, ed. Giraldi, 2015.

(«Pagina3», 15 novembre 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano