giovedì 8 ottobre 2015
R. La Valle, Chi sono io, Francesco?, ed. Ponte alle Grazie, 2015
Papa Francesco: due parole che sono sintesi di un fenomeno mediatico e di massa sempre più esteso e à la page. La prima, “papa”, con tutto il suo carico di tradizione, autorità, senso dell’istituzione; la seconda, con il richiamo simbolico alla trasparenza, alla semplicità, all’immediatezza del grande santo d’Assisi. Nel suo caso, in controtendenza rispetto al nostro passato (chi si è mai interrogato sulla scelta di un nome come “Gregorio”, “Pio”, “Benedetto” da parte di un papa?), il nome prende il sopravvento e sembra dar vita a un nuovo corso di fatto, oltre che simbolico. E mette al centro dell’attenzione e dell’opinione un uomo che non si ammanta più di prestigio, di conoscenza, di valore, ma al contrario sembra spogliarsi, fino a dire: “Chi sono io per giudicare i gay?” Frase controversa da contestualizzare, approfondire, ridimensionare, fors’anche da reinterpretare radicalmente; ma che non di meno ha preannunciato una “rivoluzione copernicana” nel modo cattolico (non certo teologico, non ancora, ma sicuramente al livello della massa) di concepire il ruolo del “sommo pontefice”...
Raniero La Valle è stato - per quasi vent’anni, dopo il 1975 - parlamentare della sinistra indipendente e si è battuto in parlamento a favore dell’obiezione di coscienza e contro l’abrogazione della legge sul divorzio. Nella sua “vita parallela”, ha diretto l’«Avvenire d’Italia» e ha raccontato il Concilio Vaticano II ai tanti (anche fra i vescovi) che non conoscevano il latino, oltre a pubblicare svariati libri sul cattolicesimo e sulla Chiesa. Non v’è dubbio che si trovi a suo agio nel maneggiare questo argomento, soprattutto se alla perizia si unisce l’entusiasmo per una situazione che autorizza la speranza di un autentico rinnovamento; passando armoniosamente dalla questione più dottrinaria a quella sociale, dall’amore dei Dio all’universalità della fede, dall’ecclesia alla guerra. Anche se l’esito non brilla né per la dirompente originalità dei contenuti né per la vivacità dell’esposizione, questo libro assume non di meno una sua necessità in quanto riflessione su uno snodo storico (e il tempo ci dirà quanto veramente lo sia) tutt’altro che trascurabile.
R. La Valle, Chi sono io, Francesco?, ed. Ponte alle Grazie, 2015.
(«Mangialibri», 8 ottobre 2015)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.