28 novembre 1944: Enver Hoxha - che, oltre a essere primo segretario del Partito del Lavoro sarà dittatore d’Albania per oltre quarantanni - entra da vincitore a Tirana, dopo averla liberata dall’occupante nazista. In capo a pochi mesi la nuova Repubblica albanese si fregia di una Dichiarazione dei diritti dei cittadini in cui figura ogni tipo di libertà, da quella di parola a quella di stampa, fino alla libertà religiosa. Ben presto, però, le cose iniziano a cambiare, e le esigenze di controllo dello stato autoritario si fanno più forti dei propositi: così - con l’aiuto dell’“amico jugoslavo” e spalleggiato dall’“orso russo” - il potere di Hoxha dà il via alla repressione, e a farne le spese sono tra gli altri i sacerdoti (ma anche gli ordini ecclesiastici più presenti, soprattutto gesuiti e francescani, che avevano messo radici in quelle terre in età medievale), colpevoli di indottrinare il popolo in direzione anti-comunista, ovvero anti-materialista...
«Una volta i primi cristiani facevano circolare da una chiesa all’altra gli atti dei loro martiri e confessori della fede. Questo libro non ha altra ambizione che riallacciarsi a questa tradizione. Ecco perché ho voluto scrivere unendo la pietà dell’agiografo e il rigore dello storico»: così Didier Rance, diacono cattolico, dichiara il suo intento nel compilare questo libro, dal sottotitolo “La persecuzione contro la chiesa cattolica in Albania (1944-1991)”. Probabilmente la pietà ha preso talvolta il sopravvento sul rigore, dato che lo stile è pervaso da una diffusa vena apologetica; d’altro canto, il lavoro svolto sulle fonti storiche e sulle testimonianze inedite di rifugiati scampati al regime, ne fa una ricostruzione interessante di un Paese la cui tragedia dittatoriale è stata forse sottovalutata. Poco o niente si parla di Papa Francesco - il cui nome spicca sulla fascetta e in quarta di copertina - e della sua visita apostolica del 21 settembre 2014; e giustamente, visto che l’edizione originale francese è precedente a quella data, e di parecchio (1995).
D. Rance, Albania. Hanno voluto uccidere Dio, ed. Avagliano, 2014.
(«Mangialibri», 30 settembre 2015)
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