
Alessandra Peluso, collaboratrice dell’Università del Salento e autrice di diversi libri che vanno dalla poesia alla filosofia, invita qui ad assumere un decisivo punto di partenza: sostenere che il pensiero debba essere disincarnatamente razionale è assurdo, non solo di diritto - è l’insostenibile, per non dire contraddittoria, pretesa del soggetto di poter fare totale astrazione da se stesso - ma di fatto: infatti, anche quando il soggetto voglia negare un ruolo attivo al proprio pensiero, nondimeno questo si manifesta in maniera “sotterranea” e magari inconsapevole, sottoforma di senso di colpa, di inadeguatezza, di insensatezza… “Usare” il pensiero per il benessere della persona, spiega Peluso, non è solo la cosa evidentemente migliore che se ne possa fare, ma è anche quella più autenticamente aderente al fondamento della filosofia: pensare la vita e servirla potranno forse ancora venir concepiti come due obiettivi distinti, ma certo non più separati.
Indice del libro: Presentazione di Luigi Lanzolla, psicoterapeuta sophianalista - 1. Il pensiero: un potente strumento per una vita consapevole - 2. Storia del pensiero - 3. La consulenza filosofica: una possibile guida al pensiero - 4. La Sophia-Analisi: un’altra possibilità - La legge dell’attrazione: cos’è e come agisce - Vivere l’oggi: il moderno “carpe diem” nella consapevolezza dell’amarsi e dell’amare.
Alessandra Peluso, Happy Different. Per una filosofia del benessere, ed. iQdB, 2015, pp. 64, euro 7.
(«Filosofia e nuovi sentieri», 9 settembre 2015)
