giovedì 16 luglio 2015

S. Togneri, Nature morte a Firenze, ed. Frilli, 2015

«Il colore a volte è tutto. L'uomo lo sa. Sta ricurvo come un gigante sulla casa di cartone di un bambino. Le mani guantate armeggiano con un tubetto di colore, lo aprono, lo spremono nella tazza. Rosso vermiglio. Lui ama il rosso vermiglio perché gli ricorda il sole. Gli avevano detto che il sole non è rosso. Al tramonto sì, rispondeva lui. E lui adora il tramonto perché è lì che il giorno diventa notte».


Non sempre l'arte è creativa. A volte può essere molto, molto distruttiva. A Firenze - città dove ormai la posta viene depositata sotto la porta, perché rubano finanche le cassette delle lettere - un maniaco uccide e lascia le sue vittime in bella mostra, come se fossero opere in esposizione. Come non sospettare di Simòn Renoir, pittore di tutt'altro livello rispetto al suo più celebre omonimo, che - caso più unico che raro - non possiede telefono cellulare perché non vuol essere sempre "raggiungibile"? Eppure il commissario Mezzanotte non è convinto: perché, come spesso accade, più le cose si sforzano di sembrare "normali", più ci si accorge di quanto siano strane... Una nuova avventura - ambientata in una Toscana fiera del proprio patrimonio culturale (ed enologico) e dai dialoghi rapidi ed efficaci - per la coppia Simòn e Mezzanotte, già incontrata in Arnoamaro, anch'esso edito da Carlo Frilli nella collana "I Tascabili".


S. Togneri, Nature morte a Firenze, ed. Frilli, 2015.

(«Pagina3», 17 luglio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano