venerdì 17 luglio 2015

Campare in campagna

Che cos’è la campagna? Quel posto strano dove le galline se ne vanno in giro crude, come diceva Baudelaire? O quel luogo dall’aria così salubre da far sperare che ci si possa, un giorno, costruire delle belle città (Commerson)? Un sogno idilliaco di tranquillità, o un incubo di isolamento che ha ispirato i più cruenti horror?
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ci ha fatto un pensierino. Di ritorno da una gita fuori porta, a tavola con degli amici, magari in sogno. Eppure, quando si parla di andare a vivere in campagna si oscilla sempre fra quei due estremi, e ben pochi paiono essere quelli che sappiano parlarne con cognizione di causa: per noi “nativi urbani” la campagna è poco più che qualche aneddoto o un’immagine da cartolina, magari un racconto della nonna. Ma, al di là della suggestione o dell’ispirazione del momento, che significa “andare a vivere in campagna”? Quali pro e quali contro offre? Soprattutto: quali aspetti pratici è necessario valutare, al di là di quelli psicologici?
Claudio Bosaia - già autore di Dove scappo? (ed. Iacobelli), dedicato alle alternative al vivere in Italia - scrive un nuovo libro dedicato alle “alternative alla solita vita”, dal titolo Campare in campagna (anch’esso edito da Iacobelli), a quattro mani con Monica Canciani. La vita in campagna è intrinsecamente positiva, come vuole il mito del “ritorno alla terra”, oppure - oltre agli evidenti e innegabili vantaggi - presenta inestirpabili difficoltà (quelle stesse che hanno condotto alla crescita continua delle città, soprattutto nell’ultimo secolo)? Un libro dal taglio molto pratico e dallo stile scorrevole e accessibile a chiunque, che aiuta il lettore a ponderare seriamente - cioè concretamente - le proprie possibilità di cambiar vita optando per la campagna, argomento dopo argomento, passo dopo passo, negli aspetti logistici, economici, psicologici e personali (come ad esempio le allergie o le intolleranze) di una scelta che richiede predisposizione, tempo e dedizione. Sembra banale, ma è importante sottolineare che cambiare luogo vuol dire cambiare vita; mentre spesso l’illusione è quella di spostarsi… lasciando tutto il resto invariato. Questo libro aiuta a restare lucidi nella valutazione; soprattutto, aiuta a ricordare certe cose che si tende a dimenticare: l’aria pura, lontana dall’inquinamento del centro cittadino… piace anche agli insetti.

(«Il Caffè», 10 luglio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano