venerdì 3 luglio 2015

Martin Heidegger, Eraclito, ed. Mursia, 2015

Che cos’è il pensiero? L’ambito della riflessione? Il processo del ragionamento? Il contenuto della speculazione? Il pensiero è quello che si rivolge a ciò che è da pensare. Questo pensiero è la filosofia. Occidentale: non ce n’è un’altra. E la sua essenza è quella che - unica nella storia - ha condotto alla tecnica. Ma che cosa “è da pensare”? Qual è la sua prerogativa? Ciò che è da pensare fa appello al pensiero stesso. È la realtà che chiama i lpensiero alla sua funzione e non, viceversa, il pensatore a prendere l’iniziativa nei suoi confronti…
Manfred S. Frings, curatore di Eraclito, di Martin Heidegger, ricorda di un appuntamento fissato con il pensatore per il 30 luglio del 1976, in cui si sarebbe dovuto parlare degli appunti dei due corsi di lezioni friburghesi dal titoo “L’inizio del pensiero occidentale (Eraclito)” - semestre estivo ’43 - e “Logica. La dottrina eraclietea del Logos” - semestre estivo ’44. corrispondenti al volume 55 dell’Opera completa. L’improvvisa morte del filosofo cancellò quell’appuntamento e ogni possibilità per l’autore di rimetter mano personalmente a quelle lezioni, qui offerto da Mursia nella traduzione di Franco Camera (condotta sulla ristampa riveduta del testo originale pubblicata nel 1987). Opera fondamentale per comprendere la genesi e lo sviluppo dei successivi saggi decisivi di Heidegger su Eraclito, come “Logos (Eraclito, frammento 50)” e “Aletheia (Eraclito, frammento 16)”, contenuti nel caposaldo Saggi e discorsi (anch’esso Mursia).


Martin Heidegger, Eraclito, ed. Mursia, 2015.

(«Pagina3», 3 luglio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano