lunedì 15 giugno 2015

R. Besola, A. Ferrari, F. Gallone, Il Colosso di corso Lodi. Mala & Fernet, Milano 1975, ed. Frilli, 2015

«“Va' sulla forca.” Fernet impugna le chiavi della sua Cinquecento color rosso mattone, strofina il cornetto che usa come portachiavi e fa per uscire dal retro, quando il telefono lo ripesca come un saltarello all'amo della curiosità. “Pronto?” “Vendetta.” “Come? Vendetta? Un ricatto? Uno sgarro?” “Vendetta e basta.” Niente più di una parola e il segnale della comunicazione interrotta. Fernet è di nuovo nella posizione interdetta di poco fa e la sete non gli è passata. Anzi, gli è montata anche quella che lo prosciuga ancora di più: la ricerca della verità, la voglia di raccontare questo catino di cemento che è Milano fino alle fondamenta delle sue lordure.»


«Un cocktail pirotecnico di poliziottesco e commedia neorealista»: così il risvolto di copertina - azzeccandoci in pieno - descrive Il Colosso di corso Lodi. Mala & Fernet 1975, di Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone, trio collaudato di scrittori che ha già pubblicato diversi volumi con Frilli (ricordiamo Operazione Rischiatutto, 2014 e Operazione Madonnina, 2013) e che qui mette in scena un serial killing abbinato, in una miscela esplosiva, allo sgangherato ma inesorabile duo Mala & Fernet, commissario l'uno (che certe volte, potendo scegliere, se ne starebbe volentieri a casa), giornalista l'altro (il quale, fino alla fine, non riesce a capire da dove dovrebbe cominciare). Scorre - tra le pagine e i rivoli della narrazione - la Milano degli anni '70. Magari plumbea fino all'avvilente. Ma mai uguale a se stessa.


R. Besola, A. Ferrari, F. Gallone, Il Colosso di corso Lodi. Mala & Fernet, Milano 1975, ed. Frilli, 2015.

(«Pagina3», 15 giugno 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano