sabato 23 maggio 2015

L. Maini, Il delitto di via Luigia Sanfelice , ed. Giovane Holden, 2015

È sera tarda quando il preside Fiorani, rientrando a casa, nota la porta della villetta accanto spalancata: dettaglio insolito e inquietante che lo spinge a chiamare immediatamente le forze dell’ordine. Per le quali, una volta sul posto, non ci vuol molto a rendersi conto dell’accaduto: una neonata si dispera sul fasciatoio in procinto di cadere, mentre a terra giace il corpo privo di vita della madre, uccisa con un colpo alla testa inferto con una bottiglia d’acqua minerale. In questi casi il primo sospettato è il marito, soprattutto se è ex: ma ben presto per il commissario Semprini le cose si rivelano molto più ingarbugliate di quanto sembrassero alla prima occhiata…
Lara Maini - pseudonimo dietro il quale si cela una fiera napoletana ottantenne - consegna “un giallo piacevole” (come recita la bandella) che tende un po’ a esagerare con i punti esclamativi e che pare a volte ricercare la purezza dello stile a scapito della fruibilità e dell’impatto. Non dispiace l’ambientazione cittadina nel capoluogo partenopeo, caratterizzato - oltre che dai luoghi - dalla presenza di elementi caratteristici come la tombola e le immancabili sfogliatelle.


L. Maini, Il delitto di via Luigia Sanfelice , ed. Giovane Holden, 2015.

(«Mangialibri», 22 maggio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano