mercoledì 22 aprile 2015

W.R. Shea, M. Artigas, Galileo a Roma, ed. Marcianum Press, 2009

Galileo è stato uno degli uomini che hanno maggiormente influenzato la propria epoca e tutta la modernità; non basta dire “una delle menti”, nel suo caso, - visto il ruolo e il peso della sua vicenda personale, legata ai rapporti con la Chiesa cattolica. Ciò nonostante, è sempre stato trascurato un fondamentale dettaglio: proprio nel momento in cui esercitava questa influenza, sviluppando il proprio pensiero astronomico e cosmologico, egli veniva a sua volta influenzato dalla propria contemporaneità; ed è pertanto ben immaginabile che quelle “vicende romane” abbiano contribuito in maniera non trascurabile a forgiarne l’esperienza e la riflessione…
La storia dei sei viaggi a Roma - non sempre e non proprio “di piacere” - di Galileo Galilei, nella ricostruzione di William R. Shea e Mariano Artigas, basata sui documenti dell’epoca, e delle sue ricadute sulla forma e sul destino della teoria eliocentrica. Un libro ottimo per interesse e raffinatezza, appartenente alla trilogia pubblicata da Marcianum Press nel 2009 e comprendente anche Galileo e il Vaticano e Sidereus Nuncius. Un libro in grado di mostrare con evidenza quanto la concretezza storica si intrecci in maniera inestricabile all’“astrattezza” del pensiero.


W.R. Shea, M. Artigas, Galileo a Roma, ed. Marcianum Press, 2009.

(«Mangialibri», 22 aprile 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano