mercoledì 22 aprile 2015

W. Osborne, L’angelo di Hitler, ed. Sonda, 2012

«Angelika emise un singhiozzo, poi un altro. “Ci acciufferanno, vero?” Sembrava ormai attanagliata dal terrore. Leni la prese e la scrollò. “Ascoltami, Angelika, nessuno ci acciufferà!” La durezza nella sua voce la fece smettere subito di piangere. “Leni ha ragione. Siamo veloci, siamo svegli e abbiamo te, Angelika, ad aiutarci”. Otto la guardò serio in volto. “E ora andiamo!”».



Mentre infuria la guerra e la discriminazione per appartenenza razziale e orientamento politico - siamo nell’Europa del 1941 - Otto e Leni, due ragazzini in fuga, si ritrovano a compiere un’importantissima missione: liberare Angelika, una bambina prigioniera, che reca con sé un insospettabile segreto, ma anche un’incredibile potenzialità… un thriller per ragazzi ambientato in epoca nazista, di forte impatto.


W. Osborne, L’angelo di Hitler, ed. Sonda, 2012.

(«Pagina3», 22 aprile 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano