A Lucrezia non importa quel che dicono di lei, in città: per qualcuno è una puttana, per qualcun altro una sventurata. Ma le malelingue vogliono solo colpire suo padre Rodrigo, tramite lei. Quello che veramente non sopporta è la costrizione: e quando sei una Borgia, figlia di tanto Papa, la libertà è più un’utopia che un’ambizione. Ecco perché quando suo fratello Cesare le chiede - cioè: le impone - di mettere fine alla sua relazione clandestina uccidendo l’amante, non sa proprio che pesci pigliare… Lei ama Beppe, e Beppe ama lei. Lei: venuta dal nulla, ma con tanta caparbietà da riuscire a guadagnarsi con i suoi soli sforzi la Milano, l’uomo e la posizione che ha. Perciò il presentarsi di quella donna sedicente “moglie legittima”, siciliana, di cui ignora l’esistenza, è dapprima un trauma, poi un problema da “risolvere”... 15 settembre 1948. Era stato un pomeriggio tranquillo e malinconico, segnato da un tempo sulla via dell’autunno e dalle note di Chopin in sottofondo. Aveva mal di testa, da diversi giorni: questo lo ricorda bene. Quello che non riesce proprio a ricordare è come abbia potuto puntargli quella pistola al petto e sparare a bruciapelo. Dicono che abbia fatto proprio così. Dovrebbe fidarsi di loro? È veramente così che è andata?
Otto storie di donne raccontate da donne. Meglio: otto storie entrate nella cronaca nera (di tutti i tempi: dalla Grecia classica ad oggi) raccontate da altrettante autrici noir italiane. Dalla “monaca di Monza” al caso Rina Fort (la “Belva di San Gregorio” la cui vicenda, non molto tempo fa, abbiamo visto sullo schermo in un paio di puntate della serie RAI “Il commissario Nardone”): storie non semplicemente ricostruite e narrate, ma reinterpretate - e molto bene - con l’ambizione di andare oltre i dettagli più pruriginosi, fin dentro alle “ragioni del cuore”, psicologiche, emotive, sociali di assassine che - nel bene e (soprattutto) nel male - hanno avuto parabole di vita non ordinarie. Caldamente consigliato.
L. Crovi (a cura di), Il cuore nero delle donne, ed. Guanda, 2015.
(«Mangialibri», 24 aprile 2015)
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