venerdì 3 aprile 2015

G. Trimarchi, Cuba oggi, ed. Città del sole, 2010

«Passeggiando per le via de L’Avana, balza immediatamente agli occhi di chiunque un primo, evidente, contraddittorio, discrepante scenario: ai monumenti curatissimi e patrimonio dell’umanità, si affiancano le innumerevoli abitazioni private stuprate dal degrado. Che cadono letteralmente a pezzi. La sensazione che si avverte inizialmente è quella di una società caratterizzata da un’antinomia economica endemica: mentre i salari medi ufficiali si aggirano intorno ai 20 euro mensili, un litro di carburante per alimentare le vecchie autovetture in circolazione viene a costare circa 1 euro. La scelta di chiamare le stazioni di servizio Oro Negro è stata quanto mai azzeccata».




Il viaggio in prima persona, documentato e meditato, di Giuseppe Trimarchi, calabrese aspromontino, in una terra tanto simile alla sua, anche se tanto lontana: Cuba e la Calabria, entrambe luoghi dalla cultura antica e dalla natura mozzafiato, entrambe emblema di una società schiacciata da una politica che - in buona o in cattiva fede - non è mai riuscita a valorizzarne le potenzialità. Dall’esame dei servizi statali, dei rapporti con i governi esteri, dei danni dell’embargo e del confronto con i “grandi comunismi” russo e cinese, emerge una domanda pressante: è mai possibile che non esistano vie di mezzo tra un socialismo sbilanciato a favore della cosa pubblica e un capitalismo, al contrario, tutto a favore di quella privata? Domanda inevasa ancorché ineludibile, di fronte a un’umanità che non riesce ad aspirare a niente di più che a degli estremi in ogni caso problematici. Oltre a questo nodo problematico, resta il fatto che nessuna rivoluzione, neanche la migliore, può sopravvivere e funzionare senza rinnovare se stessa, tenendo gli occhi bene aperti su come i tempi, cambiando, richiedano nuove misure e, a volte, una nuova mentalità. Con un saggio introduttivo di Pasquale Amato e la Postfazione di Piero Polimeni.



G. Trimarchi, Cuba oggi, ed. Città del sole, 2010.

(«Pagina3», 3 aprile 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano