Inutile parlare ancora di crisi: ormai la conosciamo bene, per averla esplorata in lungo e in largo, in ogni dettaglio e da ogni prospettiva. Quello che, nonostante ciò, ancora non conosciamo, è come venirne fuori. Soprattutto se si pensa a come progettare un trend - economico, industriale, occupazionale - che sia in grado di resistere agli scossoni del tempo e alle sfide già visibili all’orizzonte del prossimo quarto di secolo, tra una competitività sempre più sfrenata e una tecnologia in vertiginosa avanzata. Ci vorrebbe probabilmente quel coraggio che fra tutti più manca: quello di investire in ricerca innovativa, nella convinzione che solo la conoscenza - come già sosteneva Benjamin Franklin - sia l’investimento più redditizio sulla lunga distanza…
Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia e membro direttivo della BCE, scrive un libro (qui proposto nella seconda edizione, abbondantemente ampliata e aggiornata rispetto alla precedente del 2009) dall’analisi economica dotta e raffinata, in equilibrio tra lo sguardo distaccato del tecnico e quello appassionato del politico. Per la sua qualità intrinseca la trattazione non è suscettibile di critica né tanto meno di confutazione, che richiederebbero in ogni caso uno spazio almeno pari a quello del libro stesso. Ciò che si annota - come spunto per una lettura che voglia andare oltre la mera presa d’atto - è che forse il disagio dei tanti economisti nel maneggiare le difficoltà del nostro tempo sta nell’inadeguatezza di un linguaggio e di categorie concettuali datate che appartengono ormai, si può ben dirlo, al bagaglio del millennio scorso. È l’incapacità di andare oltre le idee di “crescita a tutti i costi”, “concorrenza”, “risorse umane”, a impedire la rigenerazione di un’idea dell’uomo e della società in una forma più attuale. Comunque la si pensi al riguardo, un dato è chiaro: il disegno di un’economia per il domani dovrà partire da da quella di oggi e dalla visione che ne ha chi la conosce bene. Quelli come Visco saranno sempre, in questo senso, degli interlocutori privilegiati.
I. Visco, Investire in conoscenza, ed. Il Mulino, 2014.
(«Mangialibri», 20 febbraio 2015)
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