lunedì 23 febbraio 2015

B. Berni (a cura di), Fiabe lapponi, ed. Iperborea, 2014

Irjan è un cacciatore di selvaggina che vive con sua moglie Audne e i suoi due figli Hendo e Gabe in una valle montana della Lapponia. Un giorno, spingendosi troppo oltre alla ricerca di prede, giunge in un punto in cui gli uomini si trasformano in orsi e cadono in letargo quando gela… Un anziano soldato che aveva contratto un grosso debito con lo zar muore prima di riuscire ad estinguerlo. Allora lo zar, che non può rivalersi sulla sua misera eredità, ordina che il militare venga maledetto in tutte le chiese per sette anni. Ma un uomo ha compassione di quell’anima e propone allo zar di rifondere lui la cifra in sua vece… Un gigante in cerca di guerrieri grandi e forti si imbatte in un cavaliere dall’aspetto robusto, ma quando cerca di tramortirlo va incontro alla più inattesa delle sorprese… Un uomo la cui moglie non riesce ad avere figli le intaglia un bambolotto di legno di ontano e le dice di cullarlo, ché prima o poi diventerà un bambino in carne ed ossa. Dopo anni e anni in cui non succede nulla la donna comincia a stancarsi, finché un giorno…
Una splendida antologia di fiabe e leggende lapponi selezionate dalla raccolta di Just Knud Qvigstad e G. Sandberg del 1887. Illustrate a china, per la cura (e la traduzione dal norvegese) di Bruno Berni, ci portano in uno spazio e in un tempo lontanissimi in cui la natura vessa l’uomo con i suoi rigori (il freddo estremo, l’infertilità), ma finisce sempre in qualche modo addomesticata, tramite la buona volontà e soprattutto… l’astuzia. Storie di pescatori e cacciatori poveri ma dignitosi, felici del loro pur faticoso posto nel mondo e in eterna competizione, sempre leale e a viso scoperto, con gli spiriti dei luoghi e con le creature più strane. Per bambini dai due ai duecento anni.


B. Berni (a cura di), Fiabe lapponi, ed. Iperborea, 2014.

(«Mangialibri», 23 febbraio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano