lunedì 19 gennaio 2015

J. Dupuis, Perché non sono eretico. Teologia del pluralismo religioso: le accuse, la mia difesa, ed. EMI, 2014

Negli anni ’90 già inoltrati Jacques Dupuis, teologo raffinato e stimatissimo, che ha insegnato teologia in India per quarant’anni prima di approdare all’Università Gregoriana di Roma, pubblica il suo caposaldo Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso. Ed è subito bufera: il libro finisce nel mirino della Congregazione per la dottrina della fede, allora presieduta da Joseph Ratzinger, e la vita accademica e personale del gesuita belga subisce uno scossone violento dal quale - fino alla morte, nel 2004 - non riuscirà più a riaversi.
Diverse le posizioni teologiche incriminate, nelle quali non ci addentreremo, ma che vengono esaminate con accuratezza bel raffinato volume Perché non sono eretico. Teologia del pluralismo religioso: le accuse, la mia difesa, appena edito EMI per la cura di William R. Burrows (studioso che ha collaborato con Dupuis per oltre vent’anni). Fra le tante spiccano quelle del filosofo e teologo catalano Raimon Panikkar, che Dupuis espose e commentò in pochi sintetici paragrafi. A nulla valsero le prese di distanza e i “distinguo”; il problema di Dupuis - come commentò all’epoca il vaticanista Sandro Magister - è sempre stato quello di «aver scritto i suoi libri con la precisione geometrica della teologia occidentale classica. Panikkar ha il vantaggio d'essere un orientale, anche nello stile. Evocativo, suggestivo, a tratti poetico. Inafferrabile».
Dupuis non ha avuto in vita la possibilità di chiarire la sua posizione come avrebbe voluto. Questo volume riporta finalmente le sue ragioni, la sua “difesa” (sì: nel terzo millennio c’è ancora chi deve difendersi dall’accusa di… eresia), unitamente alle ampie e chiarificanti contestualizzazioni del curatore. Qui Dupuis spiega diffusamente e senza mezzi termini il suo essere “cattolico” e basta, e di esserlo da “revisionista conservatore”, cioè come colui che - volendo conservare la dottrina autentica in un mondo che cambia - non può che portare avanti la sua incessante opera di revisione della teologia, per renderla comprensibile e vitale a chi la legge nell’epoca contemporanea.
Volume attesissimo che contiene tra l’altro ulteriori riferimenti e aneddoti relativi a Panikkar (e al suo rapporto controverso con Ratzinger) e a Milena Carrara, curatrice dell’Opera Omnia del filosofo catalano.


J. Dupuis, Perché non sono eretico. Teologia del pluralismo religioso: le accuse, la mia difesa, ed. EMI, 2014. A cura di William R. Burrows, per la traduzione di Mario Mansuelli.

(«l'Altrapagina», gennaio 2015)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano