venerdì 12 dicembre 2014

Pier Damiani, De Divina Omnipotentia. La divina onnipotenza, ed. Il Prato, 2014

Può una donna che ha perduto la sua verginità riacquistarla per intervento divino, come se l’episodio storico non avesse mai avuto luogo? Può cioè Dio fare in modo che un evento passato non sia in realtà mai accaduto, manifestando in ciò un’onnipotenza che vada al di là sia delle leggi della logica che riteniamo più invalicabili (come il principio aristotelico di non contraddizione) sia delle ferree regole ontologiche della fisica, per le quali la freccia del tempo ha una sola direzione possibile? E da ultimo: che tipo di Dio è questo che può cambiare idea da un momento all’altro, sovvertendo anche la più elementare e necessaria delle regole? Si può ancora amarlo e aver fede in lui?
Pier Damiani, autore medievale di grande originalità e forza, si pone il problema di stabilire l’onnipotenza di Dio contro la deriva dialettica che la discussione teologica intraprende con la riscoperta e la diffusione delle opere di Aristotele. Alfredo Gatto - medievalista dottore di ricerca all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano - ne presenta la lezione in una nuova traduzione dal latino che aiuta a coglierne l’attualità, grazie anche a un apparato critico puntuale e a un’introduzione che contestualizza la vita e l’opera dell’autore. Con un saggio di Andrea Tagliapietra, nella bella collana rilegata a filo della “Biblioteca della polvere”.


Pier Damiani, De Divina Omnipotentia. La divina onnipotenza, ed. Il Prato, 2014, pp. 224, euro 15. A cura di Alfredo Gatto.

(«Mangialibri», 1 dicembre 2014; «Pagina3», 12 dicembre 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano