martedì 16 dicembre 2014

F. La Forgia, Locali per soli uomini. Viaggio nella rappresentanza di genere in Italia, ed. Progedit, 2014

Più si parla di uguaglianza, di diritti, di non discriminazione e più sembra che questi ideali si allontanino dalla società: la nostra pratica di vita collettiva è costellata non solo di eventi sporadici di intolleranza, ma anche e soprattutto di consuetudini che si pensavano ormai archiviate e invece, con ogni probabilità, non sono mai state superate. Quella forse più evidente è il maschilismo, trasversale a tutti i livelli; che però ferisce di più quando è perpetrato nella sede che più di ogni altra - in nome della legge - dovrebbe mettervi fine: la politica. Dove la ferita è raddoppiata, un po’ dalla carenza normativa e un po’ dalla reiterata disapplicazione di quella vigente; ma soprattutto dall’amara constatazione che l’idea di parità - a chiacchiere quasi scontata - sia così lontana dalla nostra mentalità da dover venir imposta dal legislatore…
Francesca La Forgia, avvocata impegnata da anni sul fronte dei diritti delle donne, traccia nel suo Locali per soli uomini. Viaggio nella rappresentanza di genere in Italia (ed. Progedit) il profilo di una società - quella italiana - che nonostante i tanti sforzi profusi e la grande chiarezza sull’argomento da parte della nostra Costituzione, assiste ancora a casi vergognosi di inaccettabile disparità, come quelle di giunte locali interamente maschili, soprattutto al sud. E lo fa con un saggio che - se non ha il pregio della leggerezza, incentrato com’è sugli aspetti legislativi e forensi - ha sì quello della puntualità. Stampato su carta patinata e rilegato a filo.


F. La Forgia, Locali per soli uomini. Viaggio nella rappresentanza di genere in Italia, ed. Progedit, 2014, pp. 80, euro 15.

(«Il Caffè», 12 dicembre 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano