Gaetano Pascale, ex commissario di polizia in pensione dal nutrito curriculum internazionale, si domanda come in effetti sia possibile che che ancora oggi si nutrano dubbi sull’argomento e, soprattutto, si abbiano tante difficoltà a combatterlo, nonostante i molti successi dello Stato (in termini di arresti, processi, ecc.). Per sottolineare - in uno studio corposo e ricco di fonti e spunti d’approfondimento - che la camorra “vince ancora” perché ancora riesce a offrire a giovani e giovanissimi quello che ormai lo Stato ha rinunciato a offrire: la speranza in un futuro dotato di prospettiva (e magari di “carriera”), indipendenza economica e, soprattutto, riconoscimento: quelli che per la nostra società tardocapitalistica sono solo delle zavorre escluse dal gioco sociale, nelle mani della camorra diventano individui degni del rispetto degli altri (anche se poi non di rispetto si tratta, ma solo di paura). Quello che lo Stato non capisce - e che forse tutti noi comprendiamo ancora con difficoltà - è che chi non ha nulla non va tanto per il sottile. Non è per giustificare: è per capire. Sarebbe ora di incominciare a farlo.
G. Pascale, La camorra non esiste, ed. EIR, 2014, pp. 370, euro 18.
(«Mangialibri, 6 novembre 2014; «Pagina3», 27 novembre 2014)
