Lei, bellissima e inarrivabile. Lui, appena più piccolo, eccitato e tremante. Insieme a scuola negli anni del liceo - nei quali lui fantastica e anela, come i suoi compagni, mentre lei fiorisce e snobba tutti - si pèrdono di vista alla maturità. Per ritrovarsi, ormai ottantenni, in un’occasione suggestiva e bizzarra: lei gli scrive per invitarlo a casa sua, ha una proposta che lo sorprenderà di certo. La cosa lo incuriosisce, da un lato; ed è pur vero che rifiutare non sarebbe facile, senza cadere nella scortesia. Dall’altro, lui in generale non ama rivedere oggi gli uomini e le donne della sua gioventù: il tempo passa per tutti, e osservarne lo scorrere sull’altrui volto significa doverlo riconoscere sul proprio. Che fare? Alla fine decide di andarci, al di là di tutto l’attrazione per l’ignoto è sempre irresistibile. E lei gli chiede di scrivere una storia che ha conosciuto molto da vicino: una storia che comincia negli anni del fascismo delle infami deportazioni, ma anche di un’Italia diversa da quella attuale, forse migliore…
Un’altra “controstoria” del fascismo: è almeno dagli anni ’70 che si parla delle esigenze del revisionismo storico e come spesso càpita in questi casi la novità finisce ben presto per diventare a sua volta la moda che pretendeva di scalzare. Massimo rispetto per chi ha passato la vita a studiare e non piega le conoscenze che ha acquisito ai propri interessi personali e di parte: la preparazione e l’onestà intellettuale dell’autore sono qui fuori discussione (soprattutto, fuori dalle polemiche che accompagnano sempre i suoi libri - anch’esse sempre identiche - a partire da Il sangue dei vinti). Ma dire ancora oggi che certa propaganda di sinistra ha esagerato alcuni aspetti della ricostruzione storica del fascismo, sacrificando la precisione al furore della condanna non sembra più interessante o eversivo come la prima volta. D’altro canto, per quanto ben argomentata, resta discutibile l’idea che destra e sinistra, almeno allora, non fossero né tanto diverse né tanto distanti (e che, soprattutto, a buon diritto dovrebbero dividersi la responsabilità di come sono andati i fatti, in quanto hanno insieme contribuito a generarli). Insomma, nessun dubbio sullo spessore dell’autore e sulla sua forza espressiva. Sull’utilità del leggere il libro, invece, qualche dubbio rimane.
G. Pansa, Eia eia alalà. Controstoria del fascismo, ed. Rizzoli, 2014, pp. 375, euro 19,90.
(«Mangialibri, 4 novembre 2014; «Pagina3», 30 novembre 2014)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.