Un libro fatto di storie, al plurale, ci tiene a sottolineare l’autore nell’Introduzione: non una narrazione lineare e velatamente autobiografica, bensì il resoconto intrecciato e schietto degli incontri avuti negli ultimi anni con discenti, colleghi, dirigenti, incaricati ministeriali; le impressioni, le conseguenze, le riflessioni. Soprattutto sul marcio che alligna a volte in quell’istituzione che chiamiamo scuola e che dovrebbe venir ritenuta sacra da tutti, anche solo per il fatto che è lì che i nostri figli apprendono in buona parte la vita e prefigurano il loro ruolo nel mondo. Per cui un episodio di corruzione in azienda o al comune fa schifo; ma fa scandalo (o, almeno, dovrebbe farlo) a scuola. Una scuola vista dall’interno nelle tante défaillance, ma anche nelle mille potenzialità che andrebbero risvegliate e rinvigorite. Da uno scrittore che, oltre a essere docente, è giornalista ed è stato sindacalista e formatore degli insegnanti.
T. Travaglino, La scuola bocciata. Viaggio nel lucido delirio della scuola italiana, ed. Dissensi, 2014, pp. 195, euro 14,90.
(«Pagina3», 22 settembre 2014; «AgoraVox», 1 ottobre 2014; «Mangialibri», 2 ottobre 2014)
