Kurrubi, essere angelico creato da Dio solo dieci minuti prima, è appena arrivata sulla terra insieme al suo angelo accompagnatore. Per la precisione, sono giunti entrambi in Babilonia, alla ricerca dell’uomo più umile della terra, al quale Kurrubi verrà data in sposa. Facile, pensa l’angelo: basterà rintracciare Akki, l’ultimo mendicante rimasto nel paese, dopo che la legislazione di Nabucodonosor ha messo fuori legge questa antica “arte”; ma le cose si rivelano presto più complicate. E non solo perché di mendicante sembra essercene più d’uno; mezza Babilonia, da quando ha visto Kurrubi, se n’è innamorata e ha cominciato a scrivere testi per lei: è la metà maschile della popolazione, mentre quella femminile urla e impreca contro di lei e vorrebbe vederla morta (o almeno altrove).
È pleonastico dire di un maestro della letteratura che ha scritto un’opera magistrale. Eppure è difficile utilizzare un altro termine per quest’opera teatrale di Friedrich Dürrenmatt, più famoso per racconti come “Il Minotauro” e per i suoi tanti “requiem per il romanzo giallo”. Un’opera che cattura subito per l’intensità della riflessione sullo stato sociale e sulla giustizia, e sul potere, profonda e leggera insieme, incastonata in una trama che diverte come la commedia classica, dai dialoghi rapidissimi e brillanti, è in più, proprio come quella, fa riflettere: il vero potere non è né quello dei re né quello del popolo, ma quello di chi riesce a mantenere intatta la proprià libertà… pagandone il prezzo.
F. Dürrenmatt, Un angelo a Babilonia, ed. Marcos y Marcos, 2014, pp. 190, euro 13.
(«Pagina3», 1 settembre 2014; «Mangialibri», 7 settembre 2014)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.