Sono noti gli argomenti morali classici che, dall’Illuminismo in poi, vietano di trattare gli esseri umani come oggetti. Tanto che nozioni come consensualità e parità nei rapporti interpersonali fanno parte del bagaglio indiscutibile delle società occidentali, al livello di tabù. Eppure, a volte venir trattati come oggetti non solo non è né umiliante né avvilente, ma può essere perfino… “meraviglioso”. Questo non perché il rapporto con gli altri (con l’altro sesso, in particolare) debba essere improntato a una sorta di masochismo o di rassegnata accettazione dello stato delle cose; bensì perché l’essere umano non è solo razionale (non di solo Kant vive l’uomo) ma possessore e portatore nelle proprie relazioni di numerose “maschere sociali”, che anch’esse richiedono - a tempo e modo opportuni: ad esempio, col proprio partner, in camera da letto - riconoscimento e soddisfazione.
Passati gli anni delle rivendicazioni femministe, con i loro slogan contro l’“oggettualizzazione” della donna (ridotta a giocattolo - quando non a merce - per il desiderio maschile), e di fronte a un mondo che sembra non essere cambiato molto da allora (se non, appunto, nel modo di concepire se stesso; mentre la pratica è ben diversa, e le cose continuano a restare per le donne più difficili che per gli uomini), Martha Nussbaum - filosofa americana di fama internazionale - ripropone le sue tesi dirompenti, non in spregio della critica precedente, ma oltrepassandola: il bunga-bunga ad esempio, simbolo di un’epoca decadente (nella quale un modello criticato e tutto sommato isolato - la donna che si mette in vendita - diventa un modello diffuso e non più socialmente condannabile a priori; insomma, se è vero che così vanno le cose… perché non adeguarsi?), non va stigmatizzato in senso “assoluto” (come se il divertimento fosse intrinsecamente brutto; malinteso che finisce per fare il gioco di chi invece lo approva così com’è): fra partner consenzienti (e senza il secondo fine della carriera) può essere divertente e soddisfacente. Uno studio che attinge alla filosofia, alla letteratura e alla psicologia e ha il pregio di un linguaggio chiaro ed essenziale.
M. Nussbaum, Persona oggetto, ed. Erickson 2014, pp. 120, euro 9.
(«Pagina3», 29 giugno 2014; «Mangialibri», 15 luglio 2014)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.