domenica 29 giugno 2014

M. Nussbaum, Persona oggetto, ed. Erickson 2014

Sono noti gli argomenti morali classici che, dall’Illuminismo in poi, vietano di trattare gli esseri umani come oggetti. Tanto che nozioni come consensualità e parità nei rapporti interpersonali fanno parte del bagaglio indiscutibile delle società occidentali, al livello di tabù. Eppure, a volte venir trattati come oggetti non solo non è né umiliante né avvilente, ma può essere perfino… “meraviglioso”. Questo non perché il rapporto con gli altri (con l’altro sesso, in particolare) debba essere improntato a una sorta di masochismo o di rassegnata accettazione dello stato delle cose; bensì perché l’essere umano non è solo razionale (non di solo Kant vive l’uomo) ma possessore e portatore nelle proprie relazioni di numerose “maschere sociali”, che anch’esse richiedono - a tempo e modo opportuni: ad esempio, col proprio partner, in camera da letto - riconoscimento e soddisfazione.
Passati gli anni delle rivendicazioni femministe, con i loro slogan contro l’“oggettualizzazione” della donna (ridotta a giocattolo - quando non a merce - per il desiderio maschile), e di fronte a un mondo che sembra non essere cambiato molto da allora (se non, appunto, nel modo di concepire se stesso; mentre la pratica è ben diversa, e le cose continuano a restare per le donne più difficili che per gli uomini), Martha Nussbaum - filosofa americana di fama internazionale - ripropone le sue tesi dirompenti, non in spregio della critica precedente, ma oltrepassandola: il bunga-bunga ad esempio, simbolo di un’epoca decadente (nella quale un modello criticato e tutto sommato isolato - la donna che si mette in vendita - diventa un modello diffuso e non più socialmente condannabile a priori; insomma, se è vero che così vanno le cose… perché non adeguarsi?), non va stigmatizzato in senso “assoluto” (come se il divertimento fosse intrinsecamente brutto; malinteso che finisce per fare il gioco di chi invece lo approva così com’è): fra partner consenzienti (e senza il secondo fine della carriera) può essere divertente e soddisfacente. Uno studio che attinge alla filosofia, alla letteratura e alla psicologia e ha il pregio di un linguaggio chiaro ed essenziale.


M. Nussbaum, Persona oggetto, ed. Erickson 2014, pp. 120, euro 9.

(«Pagina3», 29 giugno 2014; «Mangialibri», 15 luglio 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano