lunedì 30 giugno 2014

Dossier Genova G8

«La più grande sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dalla fine della Seconda guerra mondiale»: così si espresse Amnesty International. Ma a quale proposito? In quale “Paese occidentale”? Quando? E, soprattutto: perché?
E pensare che è successo tutto in una notte sola. Una notte come tante, in fin dei conti. D’una città italiana come tante. Sì, il Paese occidentale è proprio l’Italia. La città - incolpevole, anzi: vittima tra le altre - è Genova. C’era il G8 in quei giorni. Il 21 luglio 2001, in tarda serata, la Polizia irrompe nella scuola “Diaz”, nella quale si trovano in quel momento cittadini italiani e stranieri riuniti pacificamente in attesa del giorno: quasi cento di quei cittadini vengono arrestati, molti picchiati e feriti; uno addirittura è ridotto in fin di vita.

La sera del 21 luglio 2001 la Polizia irrompe nella scuola Diaz, a Genova. È l’inizio della “macelleria messicana”

Di quella “macelleria messicana” si racconta nel bel volume Dossier Genova G8. I fatti della scuola Diaz, di Gloria Bardi e Gabriele Gamberini, edito da Becco Giallo, che mette meritevolmente a disposizione di tutti, anche dei lettori più giovani, il contenuto agghiacciante della Memoria illustrativa della Procura di Genova: Dossier Genova G8 è infatti un’opera a fumetti, fedele nel resoconto ma leggera nell’esposizione, il cui tratto bianconero è caratterizzato da inchiostri cupi. Come la storia che racconta. Come la luce di quella notte.
I più giovani potranno apprendere così - in maniera sintetica e agevole - una storia che val la pena ricordare. Per i più grandi c’è un’ampia sezione finale di approfondimento: tra i contenuti, un’intervista a Nando Dalla Chiesa.

(«Il Caffè», 27 giugno 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano