A distanza di oltre un quarto di secolo da Essi vivono di John Carpenter, sembra che la descrizione con cui Gianluca Ferrara apre il suo ultimo 99%. Per uscire dalla crisi generata dal sistema neoliberalista riprendiamoci il futuro partendo dal basso (ed. Dissensi) sia calzante ancora più di allora e, appunto, inquietante; dove l’1% di cui si parla non è quello di una infida e depravata stirpe aliena che governa l’umanità tramite la forza di messaggi occulti disseminati in ogni dove, ma la ridottissima minoranza degli uomini che grazie al controllo del potere politico, economico e soprattutto finanziario, è in grado di decidere delle sorti (spesso nefaste, come ci ha mostrato una volta di più l’ennesima “crisi” del 2008) della stragrande maggioranza: il 99% dell’umanità.
Un’opera che non si distingue per l’originalità delle tesi, ma che andrebbe letto da tutti per la concretezza degli argomenti e per la fluidità con cui si riesce a condurre il discorso rendendolo accessibile anche negli aspetti inevitabilmente tecnici. Un libro che non si esaurisce nella lettura dell’ultima pagina; ma che, ad ogni capoverso, incita a diventare sempre più determinati ad ogni forma di azione pacifica, sia personale sia collettiva, necessaria a trasformare questo mondo in una direzione più giusta, sostenibile, umana. Se appartenete a quel 99%, sapete bene di che stiamo parlando.
G. Ferrara, 99%. Per uscire dalla crisi generata dal sistema neoliberalista riprendiamoci il futuro partendo dal basso, ed. Dissensi, 2012, pp. 270, euro 14. Introduzione di Vandana Shiva.
(«Pagina3», 30 giugno 2014; «Il Caffè», 27 giugno 2014; «AgoraVox», 8 luglio 2014)
