martedì 11 marzo 2014

L. Pearson, Hilda e il troll, ed. Bao Publishing, 2013

Splendido. Non si aggiungerebbe altro se bastasse a rendere le tante sfumature di bellezza e d’interesse di Hilda e il troll di Luke Pearson (ed. Bao Publishing). Dalla bambina col cappello da pittrice che vuol ritrarre la natura alla notte passata in tenda sotto la pioggia, dal rapporto controverso con “l’omino di legno”, all’incontro con il troll, verso un finale che vedrà evolvere la paura in amicizia (o forse no).
Interamente illustrato a colori su tavole di grande formato e rifinito con cura in ogni dettaglio (fino alla tela del dorsetto), Hilda e il troll è un inno per bambini all’imprevisto e alle sue possibilità, che allude di continuo alla ricchezza di una vita vissuta fuori dalla pretesa di possedere e controllare ogni cosa. Visionario ma garbato e tenero senza essere buonista, Hilda e il troll è una lettura che piacerà a tutti i bambini (e anche a molti grandi). Assolutamente consigliato.


Luke Pearson, Hilda e il troll, ed. Bao Publishing, 2013, pp. 40, euro 14.

(«Pagina3», 11 marzo 2014)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano