lunedì 28 ottobre 2013

G. Maiolo, Lessico psicologico. 100 parole per capire e capirsi meglio, ed. Erickson, 2012.

“Le parole sono importanti” recitava Nanni Moretti nella memorabile scena di Palombella rossa. E lo sono ancor di più in psicologia, dove parlare bene non vuol dire solo pensare bene, ma anche imparare a conoscere se stessi e a vivere meglio.
Lessico psicologico. 100 parole per capire e capirsi meglio, di Giuseppe Maiolo (ed. Erickson) si propone di chiarire il senso di alcune parole del lessico psicologico. Ma, a differenza dei dizionari classici, non si esaurisce nell’esame dei tradizionali termini tecnici, concentrandosi piuttosto su cento parole che pian piano diventano sempre più abituali per noi, come ad esempio “bamboccioni”, “lifting”, “mobbing”, “stalking”. La nostra quotidianità va infatti riempiendosi di questi vocaboli attraverso televisione, internet, giornali; i quali, tuttavia, ben di rado ne presentano tutte le sfaccettature o ne sviluppano le implicazioni.
Maiolo, superando sia le definizioni formali sia quelle intuitive e consolidate, svela significati nascosti e spiega le conseguenze di eventi o azioni che ci diventano sempre più familiari, fino a tirarne fuori il “lato oscuro”. Permalosità, intimità, solitudine, gestualità (ma anche nozioni più specifiche quali resilienza, disforia, cultura del rischio, ambivalenza): un glossario attuale per mettere - se non dei punti fermi - almeno un po’ d’ordine in questo “tempo relativo e liquido nel quale mancano riferimenti certi” (dalla presentazione di Alberto Pellai).

(«l'Altrapagina», ottobre 2013)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano