sabato 1 giugno 2013

Capitalesimo

Il capitalismo, sempre più proteso alla speculazione finanziaria che alla produzione, sembra essere entrato in una fase nuova, nella quale la tendenza di base si inverte e si assiste al funzionamento di un meccanismo economico che prospera nella distruzione della ricchezza, anziché nella sua creazione.
«È l’apertura di una nuova stagione - dice Paolo Gila nel suo Capitalesimo, appena edito da Bollati Boringhieri - nella quale nuovi signori armati di capitali e di tecnologie sono pronti a dominare la scena, disponendo spesso di una potenza economica superiore a quella degli Stati. Il Capitalesimo è l’unione di Capitalismo e Feudalesimo: è il capitalismo dei nuovi signori del denaro, che avanzano in una società che arretra». Una disamina brillante dell’attuale situazione del capitalismo globale, che ormai non prova neanche più a salvare la faccia (come un tempo faceva, promettendo benessere per tutti) e che si rivela infine per quel che è: una mina vagante per l’umanità e perfino per il pianeta.

«Il Capitalesimo è l’economia dei nuovi signori del denaro, che avanzano in una società che arretra».
P. Gila, Capitalesimo, Bollati Boringhieri

Quale economia avremo domani? si domanda l’autore, rilevando che il nostro futuro prossimo mostra sorprendenti affinità con il periodo feudale: «lo si è chiamato “Capitalesimo”, perché sarà dominato da signori e sovrani posti al di sopra della legge degli Stati e degli interessi delle comunità. E ora sta lottando per affermarsi con il consenso dei popoli».
Fantapolitica o lungimiranza? Solo il tempo potrà dirlo. Ma questo libro aiuta a cogliere i segnali di processi già in atto e ben visibili, che ci coinvologono e all’interno dei quali possiamo fare la nostra piccola parte. Il futuro, anche quando assomiglia alla cattiva letteratura, non è mai già scritto.

(«Il Caffè», 31 maggio 2013)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano