mercoledì 22 maggio 2013

M. Campagnaro e M. Dallari, Incanto e racconto nel labirinto delle figure, ed. Erickson, 2013

In ogni libro per bambini le immagini hanno un ruolo preminente e privilegiato: quello di condurre i piccoli lettori, in maniera repentina e accattivante, alla comprensione di un intero mondo di senso, in grado di venir compreso nella sua familiarità e vicinanza anche quando è immerso in un’atmosfera distante e avulsa (basti pensare alla celeberrima mela di Biancaneve, accettata da una strega nel bel mezzo di un bosco incantato).
Eppure oggi, nella società dell’immagine, i bambini sembrano star perdendo la capacità di intendere le immagini, soprattutto nei loro significati sottesi. A causa in gran parte della quantità esorbitante di immagini cui veniamo esposti, e della rapidità con la quale queste si susseguono, che non permette né la selezione né l’interpretazione.
Partendo da queste considerazioni, Marnie Campagnaro e Marco Dallari - con il contributo di Alberto Ruiz Manuel Campos, Beatriz Hoster Cabo e Maria José Lobato Suero - scrivono un libro sul valore della narrazione come pratica di cura, ricco di esperienze sul campo, di proposte metodologiche e di esempi pratici. Imparare a “leggere” le immagini è fondamentale e, soprattutto, possibile: ma bisogna educarsi prima di poterci riuscire appieno.
I percorsi operativi di Incanto e racconto nel labirinto delle figure. Albi illustrati e relazione educativa sono pensati per i contesti educativi, soprattutto per la scuola.


Marnie Campagnaro e Marco Dallari, Incanto e racconto nel labirinto delle figure. Albi illustrati e relazione educativa, ed. Erickson, 2013, pp. 270, euro 18,50.

(«Pagina3», 22 maggio 2013)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano