venerdì 19 aprile 2013

M. Hack, P. Di Piazza, Io credo. Dialogo fra un’atea e un prete, ed. NuovaDimensione, 2012

Margherita Hack, celebre astrofisica e Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza balducci; atea la prima, prete cattolico il secondo. I due - amici da vent’anni - si incontrano in una manciata di occasioni a casa Hack, per gettare uno sguardo retrospettivo alla reciproca esperienza di vita e al senso delle cose incontrate, scelte, vissute. Con loro - per registrare e dar forma scritta i loro discorsi sulla scienza, sull’etica, sull’impegno civile e mille altre cose - la giornalista Marinella Chirico che, con il supporto dell’editore NuovaDimensione, dà oggi alle stampe il volume Io credo. Dialogo fra un’atea e un prete.
Ben presto i due - solo in apparenza attestati su posizioni opposte - conducono il dialogo verso punti di incontro inizialmente isospettabili: a testimonianza del fatto che il “credere” non è qualcosa di riservato ai cristiani né ai seguaci di qualche religione, ma un atteggiamento fondamentale dell’uomo (da cui l’arbitrarietà - e in fin dei conti l’assurduità - della distinzione fra “credenti” e “non credenti”: tutti gli uomini credono in qualcosa; ed è terribilmente sbagliato definire non credenti quelli che nutrono credenze diverse dalle nostre). Anche l’atea Hack, ad esempio, credere alla solidarietà dell’intera famiglia umana; il cattolico Di Piazza, viceversa, non crede alla necessità del celibato dei preti.
Il discorso si protrae fino a convergere - nel punto di massima profondità - su temi scottanti e centrali come quello dell’autonomia della scienza: la scienza deve essere veramente libera e senza limiti? La scienza è per l’uomo, convengono i due, ed è buona solo nella misura in cui realizza il bene dell’umanità intera.
Il libro si chiude con le chiacchiere dei due amici su argomenti più dimessi (sogni e viaggi), la galleria fotografica, l’immagine della casa della scienziata con la sua biblioteca da 24.000 volumi. Rivolto a tutti quelli che hanno voglia, oltre che di porsi domande su questi rgomenti, di ascoltare qualche risposta da parte di due intelligenze decisamente non allineate.


M. Hack, P. Di Piazza, Io credo. Dialogo fra un’atea e un prete, ed. NuovaDimensione, 2012, euro 14,90. A cura di Marinella Chirico.

(«l'Altrapagina», aprile 2013)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano