venerdì 22 febbraio 2013

F. Randazzo, Shechinàh, Ozarzand-Studio Press, 2012

«In principio era il verbo / e non il sostantivo / Qualcosa che si muove / e non definitivo / Verbo che vola / Verbo coniugato / Verbo scapolo / Verbo ascoltato / Ma ora che c'è rumore / di vuote affermazioni / Si lanciano proclami / Tutti sanno certezze / Persino il dubbio / è una bandiera forte».

Shechinàh, "Viaggio per coro - Rap" è un testo pensato da Francesco Randazzo (www.francescorandazzo.tk) per il teatro. Al centro, la nozione biblica di Shechinàh, la "presenza immanente della divinità nell'universo". La prima rappresentazione è avvenuta a Zagabria in collaborazione con l'Istituto di Cultura Italiana in Croazia, con musiche di Calogero Giallanza.


F. Randazzo, Shechinàh, Viaggio per coro - Rap, Ozarzand-Studio Press, 2012, pp. 80, euro 12.

(«Pagina3», 22 febbraio 2013)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano