domenica 21 novembre 2010

Parcheggiatore abusivo/4


Qualche settimana fa dicevamo che i parcheggiatori abusivi sono dei delinquenti sempre e comunque per almeno due motivi: il primo è che l’attività di parcheggiatore abusivo è illecita e punita dalla legge con la sanzione amministrativa da euro 652,00 ad euro 2.620,00 (legge 1 agosto 2003, n° 214, art. 7 comma 15 bis); il secondo motivo è che il parcheggiatore abusivo non è un banale accattone molesto, ma un estorsore. Per il solo fatto di promettere la “custodia” dell’autovettura, egli minaccia ritorsione contro
la stessa anche quando il proposito non viene espresso.

Anni fa a Napoli un parcheggiatore abusivo posteggiò delle auto in modo da incastrare la mia, impedendomi di ripartire. Fui costretto a pagarlo. Voi questa come la chiamate?

Noi abbiamo a che fare quotidianamente con i parcheggiatori abusivi della nostra città e sappiamo bene che non si tratta propriamente di personcine a modo. Accade sovente che il loro modus vivendi dia i suoi frutti avvelenati: ecco che dei parcheggiatori abusivi pestano a sangue un ausiliario del traffico a S. M. Capua Vetere (12 ottobre 2009); o che un parcheggiatore abusivo prenda addirittura a morsi dei vigili urbani a Napoli (5 luglio 2010). Più recentemente (lo scorso 31 ottobre), durante i controlli presso il cimitero di Napoli, un vigile è stato aggredito da alcuni parcheggiatori abusivi (che gestivano un’area di 1000 metri quadrati con tariffe da 3 euro all’ora). Per non dire di coloro di cui leggiamo spesso sui giornali della provincia: delinquenti comuni ovvero colpevoli di tentata estorsione, violazione degli obblighi domiciliari, reati contro il patrimonio, minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, rapina a mano armata, furto aggravato e... attività illecita di parcheggiatore abusivo. Nei soli giorni 6-17 settembre 2010 - i carabinieri hanno multato a Napoli ben 134 parcheggiatori abusivi. Di essi, 90 risultano pregiudicati. Cifre che parlano da sole.
Ora. Io so che non è il momento storico più adatto per fare l’elogio delle strisce blu per il parcheggio a pagamento (dopo il rincaro e le perplessità suscitate dal nuovo piano). Però. La recente esperienza del Comune di Castellammare di Stabia mostra che l’unica misura efficace nel breve termine per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è proprio l’istituzione di aree di parcheggio sorvegliate dal Comune (magari si potesse farle gratuite: ma poi, dove non c’è l’introito, diventa oneroso pagare il sorvegliante, senza il quale tutto il discorso decade). Del resto, lo sapevamo già: la criminalità fugge (spesso) di fronte allo Stato. In attesa di una legislazione più stringente in materia (colgo qui l’occasione per sollecitare l’intervento del nostro sindaco, almeno per aprire una discussione pubblica al riguardo), non ci rimane che questo. In fondo, non è meglio pagare il Comune che un estorsore?
Il parcheggiatore non è un “simpaticone” a cui “offrire un caffè”: lui quello che vuole non lo chiede, se lo prende, ed è ben più di un caffè. A Palermo dei parcheggiatori abusivi hanno perfino divelto i paletti piantati dal Comune per impedire il parcheggio. Non si tratta di poveracci alla ricerca di lavoro, ma di delinquenti. Quando le strisce blu saranno aumentate, il loro lavoro (regolare) sarà davvero utile. Per ora, è soltanto una ennesima castrazione della nostra libertà. Non arrendiamoci anche a questo.

(«Il Caffè», 19 novembre 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano