domenica 19 settembre 2010

Parcheggiatore abusivo/2

A volte l’insperato accade. Ed è ancora più bello, originale, forte di come lo avevamo immaginato. Ma è meglio raccontare questa storia dall’inizio. Tutto è cominciato dieci giorni fa, quando ho letto che...
A Castellammare di Stabia, da quando non ci sono più gli ausiliari del traffico per le strade (l’appalto è scaduto e si è in attesa di quello nuovo), impazzano i parcheggiatori abusivi: ecco che i giornali cominciano a parlare dei “collegamenti di questi ultimi con i clan camorristici e dei metodi mafiosi utilizzati” (tra cui le ritorsioni nei confronti di coloro che si rifiutano di pagare: “specchietti rotti, graffi sulle fiancate o pneumatici forati”); si sottolinea l’“occupazione militare” del territorio ed altre simili amenità.

L’attività di parcheggiatore abusivo può esser resa penalmente rilevante e prevedere la detenzione fino a 3 mesi. Basta volerlo

Ma la cosa non finisce qui: un consigliere stabiese, Antonio Sicignano, invoca una specifica ordinanza da parte del primo cittadino. E si spiega così:
è ora che i cittadini si ribellino e che le istituzioni intervengano con misure specifiche. Anche perché allo stato attuale è bene mettersi in testa che le forze dell'ordine, quando non intervengono singole denunce per estorsione, nonostante i loro tanti sforzi, più di una multa - che molto spesso i nullatenenti parcheggiatori abusivi non pagheranno mai – non possono fare.
Molto giusto. Ma che forma dovrebbero avere queste “misure specifiche”? Come dovrebbe esser scritta questa ordinanza sindacale? È lui stesso a spiegarlo:
ho presentato una interrogazione al Sindaco affinché - in funzione dei nuovi poteri concessi ai Sindaci in tema di sicurezza urbana - emani una ordinanza sindacale finalizzata a vietare l'esercizio dell'attività di parcheggiatore abusivo in tutta la città. Con l'avvertimento che, chi viene trovato a violare la medesima ordinanza, può essere denunciato per il reato di cui all'art. 650 c.p. ("Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità") che prevede l'arresto fino a tre mesi.
Sembra l’uovo di Colombo. Il ragionamento è semplice: poiché la legge dello Stato - che configura l’illecito di “svolgimento di attività di parcheggiatore abusivo” - non va oltre la multa, si faccia una lex specialis ad opera del sindaco, approfittando dei poteri speciali a questo conferiti proprio dallo Stato con la legge n° 125/2008 in materia di sicurezza urbana (e pertanto non illegittima). Si tratterebbe dunque di estendere la legge dello Stato, non di contraddirla. Sicignano continua infatti:
una tale soluzione è possibile perché l'ordinanza anti-parcheggiatori abusivi troverebbe la propria giustificazione in ragioni di sicurezza pubblica o d'ordine pubblico, la cui violazione giustifica la sanzione penale. Ed è l'unico modo per contrastare il fenomeno e per dare la possibilità alle forze dell'ordine di trarre in arresto i parcheggiatori abusivi, anche quando non intervengono singole denunce per estorsione.
Apprendo la notizia e chiamo Sicignano al telefono, per intervistarlo in proposito (l’intervista è visibile in internet a questo indirizzo). Mi spiega quanto qui riportato in sintesi e mi dice tra l’altro che il Sindaco di Castellammare non si è ancora pronunciato, ma che lui è fiducioso.
Il giorno seguente il sogno si avvera: il consigliere mi richiama per comunicarmi che il Sindaco ha emesso l’ordinanza, già visibile anche in internet).
Quindi: si può fare. L’attività di parcheggiatore abusivo può essere resa - e con poche parole - penalmente rilevante, prevedendo la detenzione fino a 3 mesi. Almeno, così la pensa il Sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, con il quale ci complimentiamo.
E il nostro Sindaco? Cosa ne pensa? Potremo presto complimentarci anche con lui?

(«Il Caffè», 17 settembre 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano