Storia, non cronaca. Lo studio si sofferma infatti non soltanto sulla narrazione dell’evoluzione della comunità, ma riserva attenzione agli aspetti inerenti alla cultura e al culto della stessa; in un discorso che fluisce parallelamente – si può ben dire, vista la quantità delle riproduzioni offerte – alle immagini e che dà luogo a un risultato tanto suggestivo quanto intellettualmente pregnante. In più, schede tematiche vengono riservate al rapporto tra gli ebrei e personaggi storicamente rilevanti (Cola di Rienzo, Pier Damiani) o all’approfondimento di argomenti specifici al di fuori del testo (il calendario ebraico e le sue ricorrenze; le origini e lo sviluppo dell’ASCER, Archivio storico della Comunità ebraica di Roma; le differenze tra Torà scritta e Torà orale).
L’indagine si conclude con l’osservazione della curatrice che nonostante le avversità, la comunità ebraica di Roma è riuscita a conservare nel tempo valori e simboli della propria cultura. Un elogio della tenacia, da un lato; ma anche l’appello a una speranza che, nonostante tutto, nonostante tutto sembri passare inesorabilmente in questa nostra “modernità liquida” (Bauman), ciò che è saldo e ben radicato riesce a rimanere.
La presenza ebraica a Roma e nel Lazio è un volume della collana “Toledoth”, ideata e curata da Michele Borsa, stampato su carta di pregio, rilegato finemente e con moltissime illustrazioni in quadricromia. Contributi di Daniela Pacchiani (“Le origini della presenza ebraica a Roma e nel Lazio”), Anna Esposito (“Gli ebrei di Roma nel Medioevo e nel Rinascimento”), Umberto Longo (“Da Gerusalemme a Roma. Il papato e l’eredità ebraica tra XI e XII secolo”), Serena Di Nepi (“Riti e tradizioni”) e un’Appendice di Silvia Haia Antonucci e Pierina Ferrara (“L’Archivio storico della Comunità ebraica di Roma: uno strumento per la ricerca sulla popolazione ebraica romana”); ogni capitolo è chiuso da una nutrita bibliografia. Pubblicato con il patrocinio del Consiglio della regione Lazio, della Provincia di Frosinone, dell’Università degli Studi “Aurel Vlaicu” di Arad (Romania), della Comunità ebraica di Roma, dell’Associazione culturale “Le 5 Scole” e dell’ASCER.
("il Recensore.com", 11 maggio 2010)
