Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore e giornalista teatrale, ha scritto fra gli altri il noir Era la Milano da bere (Fratelli Frilli Editori, 2016). L'abbiamo intervistato a proposito del suo ultimo libro, ancora edito dai Fratelli Frilli, dal titolo Morte a San Siro.
A un anno di distanza dal tuo primo noir con la Fratelli Frilli Editori, Era la Milano da bere, torni in libreria con un nuovo romanzo. Sintetizzaci Morte a San Siro in venticinque parole.
Un noir che partendo da un delitto lontano nel tempo racconta la trasformazione di una società e la solitudine di un settantenne accusato dalla Storia.
Questa è la tua sesta prova narrativa. Ti collocheresti più sul versante del giallo, o del noir?
In generale sul versante del noir. Nel giallo si racconta di un ordine sociale che viene “disturbato” da un’azione delittuosa, poi c’è qualcuno che investiga, isola il colpevole e riporta la situazione alla normalità dei “buoni”. Nei miei romanzi i “cattivi” si confondono con i “buoni”, colpevoli anch’essi del loro egoismo, delle loro brutture, in definitiva della loro umanità.
Ambienti le tue storie a Milano. Cos'è questa città per te? E cos'è per i libri?
Milano è la città nella quale abito da quarant’anni, della quale ho vissuto in prima persona la profonda trasformazione economica, politica e sociale. Per questo Milano è diventata – se così si può dire – il fulcro dei miei ultimi romanzi: un mondo che meglio di altri esprime tutte le contraddizioni dei quali i miei personaggi sono vittime e al contempo artefici.
Nelle tue narrazioni c'è sempre un fondo di impegno sociale che porta le vittime e i carnefici oltre i confini del singolo personaggio.
Nella mia concezione, frutto della mia biografia, un romanzo – soprattutto oggi, in un momento di passaggio epocale, dove sono venuti a mancare i punti di riferimento – non può non avere delle forti connotazioni sociali: il suo compito è, attraverso una storia e i suoi personaggi, porgere al lettore elementi di riflessione su chi/cosa siamo e dove stiamo andando.
Cos'ha in serbo Alessandro Bastasi per il futuro? Un'anteprima sul tuo lavoro, in esclusiva, per i lettori di «Pagina3».
Sto iniziando un romanzo sul “doppio”: un personaggio che “muore” e ricompare sotto un’altra veste, un rappresentante delle istituzioni (quindi dell’”ordine”) che troveremo in un ruolo del tutto diverso. Emblemi – a ben guardare - dello stato confusionale in cui versa realtà dei nostri giorni.
Alessandro Bastasi, Morte a San Siro. Milano, il mistero di villa Pozzi, ed. Fratelli Frilli, Genova 2016, collana "I Tascabili".
(«Pagina3», 24 febbraio 2017)
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