martedì 20 settembre 2016

Onofrio Pagone, Io non ho sbagliato, ed. Giraldi, 2016

«Era un incantesimo questo sogno: non so dire quanto tempo restai lì, sospesa alla mia immaginazione. Il tempo di una pipì, credo. No, più a lungo... Più a lungo, perché all'impovviso lui spalancò con forza dall'esterno lo sportello del mio lato e si catapultò su di me come un randagio, come un orso famelico, un animale eccitato dalla carne fresca della sua preda.»


Io non ho sbagliato, romanzo di Onofrio Pagone (ed. Giraldi) è la storia di un amore. Di un errore. E di tutto quello che discende, da queste premesse, nella vita della protagonista-narratrice, tra ricordi, ripensamenti, recriminazioni, più o meno piccole e insospettate solitudini.

Onofrio Pagone (Bari, 1960), giornalista, ha lavorato per l’agenzia Ansa ed è stato inviato di guerra in Somalia e in Albania. Nel ’98 gli è stato conferito al Quirinale il “Premio Saint Vincent di Giornalismo” per i suoi servizi di cronaca sull’esodo biblico di profughi albanesi lungo le coste pugliesi.


Onofrio Pagone, Io non ho sbagliato, ed. Giraldi, 2016.

(«Pagina3», 20 settembre 2016)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano