Non c’è niente di peggio, per una madre, che dare alla luce un figlio dalle gravi malformazioni fisiche e mentali, tali da far disperare per il futuro suo e di chi gli starà intorno. Be’, forse qualcosa di peggio c’è: essere costretta a pagare per ottenere la “carità” di un’associazione di volontariato che fa passare per favore ogni proprio compito svolto di malavoglia. Associazione le cui redini sono in mano all’avvocato Mimì Staibano, la cui più alta mira non è servire il prossimo, ma circuire Simone Mennella, giovane incolto seppur prestante (sul quale gli occhi, a dirla tutta, li aveva già messi don Vincenzo Cuccurullo, prete dalla spiccata vocazione affaristica che al momento è tutto preso dalla stesura del suo libro ispirato a Teresa Filangieri); e nella quale Statine - venticinquenne studente cagionevole - si dà da fare, per quattro soldi, mentre tenta di avvicinare l’inavvicinabile Camilla, la quale ama a sua volta senza speranza l’avvocato. Va da sé che in un luogo in cui ci trova a prestare assistenza, allo stesso tempo, a disabili di vario tipo e a ragazze madri minorenni, non è difficile che si creino situazioni confuse fino al pericoloso: nelle quali qualcuno - è solo questione di tempo - rischia di rimetterci la testa…
Romanzo breve, questo di Antonella Cilento - collaboratrice del quotidiano napoletano “Il Mattino”, de “L’Indice dei libri” e di “Grazia”, nonché autrice di diversi volumi pubblicati con le più importanti case editrici italiane - dalla lettura scorrevole e godibile, che offre belle descrizioni, come quella della madre richiamata in apertura: «Agata Sòllima sogghigna come se piangesse. Secca e lunga, sembra una lama di coltello, quei coltelli del servizio buono, però, con il manico bombato e decorato, che si mettono in tavola a Natale e si lucidano dopo l’Epifania. Testa ne ha assai e fina fina, devastata dalla solitudine e dalla disperazione. Il marito è morto e il figlio no». Purtroppo il testo mostra però una serie di fragilità che danno un’impressione complessiva di frettolosità, come se non ci fosse stato il tempo né per rifinire qui e lì certi dettagli anche importanti (esemplificativa al riguardo la scena dell’effrazione), né per rileggere il dattiloscritto, che mostra diversi refusi. L’ortografia del napoletano - il cui uso è lodevolmente abbondante e opportuno - è completamente scorretta. L’intenzione dell’editore NN, di proporre con la sua collana “ViceVersa” dei testi non lunghissimi di autori autorevoli (altrove ben riuscita), sembra qui non essere andata a segno nella maniera migliore. Suggestiva - ma stonata - l’immagine di copertina della testa incorniciata da… limoni.
A. Cilento, La madonna dei mandarini, ed. NN, 2015.
(«Mangialibri», 9 marzo 2016)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.