lunedì 29 febbraio 2016

G. Chiesa Isnardi, Storia e cultura della Scandinavia, ed. Bompiani, 2015

La Scandinavia: una terra di cui si ha in generale una conoscenza più mitica che puntuale, dove Thor e i vichinghi, probabilmente, vengono in mente ben prima degli esperimenti sociali e dell’aurora boreale. Si pensa alla Scandinavia e magari si vede solo il “cane” attaccato alla Russia; mentre essa si estende ben oltre, ai tanti arcipelaghi a ovest e a nord che quasi toccano il circolo polare artico, l’Islanda, le Svalbard… Ma la Scandinavia non è un territorio; o meglio, è molto di più: un modo di vedere le cose e di intendere la vita che affonda le proprie radici nell’incontro tra il paganesimo primigenio e il cristianesimo della conversione, nelle classiche saghe mitologiche ed eroiche, nel rapporto fra civiltà diverse che hanno saputo convivere con grande saggezza nonostante l’inospitalità del clima (all’interno) e, all’esterno, con la Russia a est, l’Europa a sud e l’America a ovest. Visione che riesce a mostrarsi unitaria, nelle sue profondità - al punto che questa unione di popoli e di nazioni è riuscita ad individuare una via propria e originale per venir fuori dalle due guerre mondiali, e a “inventare” uno Stato sociale, ancor oggi in progress e sotto l’osservazione del resto del mondo. Tuttavia, a stretto rigore, si dovrebbe parlare di “culture” scandinave, al plurale, anziché di “cultura”: ché molto diversa è quella sami dell’oriente lappone, da quella - ad esempio - degli inuit groenlandesi…
Siamo stati sommersi, negli ultimi vent’anni, da un’ondata di narrativa scandinava (per lo più gialla) che ci ha introdotti, seppur in minima parte, e superficialmente, a questo universo fatto di gelo, di ordine, di compostezza, di attaccamento viscerale alle antiche tradizioni (in una maniera che potrebbe talvolta sembrare eccessiva). Ma la “cultura scandinava” ci resta ancora estranea (colpevole anche la difficoltà delle lingue): motivo, tra i tanti, per cui si rivela particolarmente prezioso questo volume - ponderoso e dal profondo sostrato scientifico - ma accessibile a tutti, per la semplicità del linguaggio e per la lineare chiarezza dell’esposizione, con il quale Gianna Chiesa Isnardi, professore ordinario di Culture e Letterature Scandinave all’Università di Genova, offre un ottimo supporto di approfondimento e di studio. Un’opera monumentale - dall’apparato critico sterminato, a partire dalla imponente bibliografia - che affronta l’argomento dalla preistoria ai giorni nostri e che si vorrebbe definire “esaustiva” (in una trattazione che va dall’arte al cinema, dalla musica alla scienza, dalla storia alla geografia, dalla lingua all’antropologia), senza temere smentita. Ma la Scandinavia rimarrà sempre un mondo che ha ancora tanto di nuovo da dire.


G. Chiesa Isnardi, Storia e cultura della Scandinavia, ed. Bompiani, 2015.

(«Mangialibri», 29 febbraio 2016)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano