Il sionismo è quell’ideologia politica che inizialmente, fino alla prima metà del secolo scorso, ha spinto alla realizzazione di un’identità ebraica basata sulla fondazione dello Stato di Israele; e che oggi ne difende l’intoccabilità, favorendo l’immigrazione dalla diaspora. Non ci sarebbe niente di male. Se non fosse per il secolare conflitto con i palestinesi. Se Israele non fosse - insieme agli USA - uno degli Stati con il maggior numero di risoluzioni disattese a carico. Se non ci fosse - nell’atteggiamento intransigente di certi governanti, e nelle critiche delle numerose e aspre opposizioni, anche interne - il sospetto che, dietro all’ideologia nazionalistica, si nasconda qualcosa di molto peggiore: un totalitarismo sopravvissuto ai “colleghi” del ’900, tanto più subdolo ed efficace quanto maggiormente in grado di dissimulare la propria ferocia dietro il vittimismo della Shoah e un’aura di rispettabilità conquistata e giocata sullo scacchiere delle relazioni internazionali. Tanto che alcuni hanno parlato di “giudeonazismo” e di “nazisionismo”...
In questo primo volume di una trilogia dedicata all’argomento, Alan Hart - giornalista inglese che nel corso della sua esperienza come corrispondente estero ha avuto occasione di incontrare personalmente Golda Meir e Yasser Arafat, protagonisti storici del dibattito arabo-israeliano, e di conoscere i retroscena della loro strategia politica - mette in discussione tanto la teoria (esiste veramente un’identità ebraica da difendere e da preservare? O, come alcuni ebrei illustri sostengono, tale identità è una costruzione meramente artificale?) quanto la pratica del sionismo (è veramente buono per gli ebrei? O non è forse un fattore di rischio per le loro stesse condizioni e prospettive di vita?), con l’intenzione di mostrare che ogni presunta ragionevolezza - o addirittura rivendicazione di necessità - si infrange contro ragioni di Stato che hanno a che fare con interessi e ambizioni di potenza, più che con il desiderio di convivere pacificamente e prosperamente in medioriente; con l’inganno e la menzogna, più che con la logica e il buon senso. Saggio impegnativo e ben documentato, che non nasconde la propria decisa posizione dietro un’insostenibile pretesa d’imparzialità.
A. Hart, Sionismo. Il vero nemico degli ebrei (vol. 1), ed. Zambon, 2015.
(«Mangialibri», 23 novembre 2015)
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