Dopo Hiroshima e Nagasaki, non si può più pensare la scienza indipendentemente dall’etica; similmente, nel nostro terzo millennio, non ha senso dedicarsi alle modalità del pensiero dell’uomo senza prima aver guardato quello che fanno i ragazzi con i loro telefonini. È finita, da un lato, l’illusione di poter indagare la realtà in maniera compartimentata (“qui finisce l’ambito della fisica, qui comincia quello della biologia…”), ed è finita dall’altro la pretesa di poter fare un pensiero “alto” che non si “contamini”, fin dalla radice, con ciò che il mondo mette sotto gli occhi a ogni momento. Quando si guardino le cose sufficientemente da vicino - e non con l’atteggiamento di chi già cosa intende ricavare da una certa osservazione, e a cosa vorrà invece risolutamente rinunciare - molte delle separazioni che siamo abituati a concepire, spariscono: e, all’orizzonte, si intravede una conoscenza sfaccettata, multiforme, che si nutre del confronto e dello scambio...
Michel Serres è un maestro del nostro tempo: così lo definisce il Premio Nonino, consegnatogli nel 2013. La lezione che ci porta è quella di una vita che precede tanto il soggetto quanto il sapere, e che è insofferente alle delimitazioni intellettuali, soprattutto quando siano arbitrarie: se per comodità, in passato, la conoscenza ha avuto bisogno di seguire il metodo cartesiano per progredire (scomponendo i problemi grandi in parti via via più piccole e semplici da affrontare), ebbene, ora è tempo di ricomporre i pezzi. Né questo è compito della sola filosofia: gli intellettuali devono cominciare a prendere consapevolezza dell’importanza e dell’irrinunciabilità del passaggio di idee da una disciplina all’altra. Questo libro corposo - e a sua volta sfaccettato e multiforme - presenta un’antologia di scritti di e su Serres di varia provenienza, atti a fornire un quadro non esaustivo (si può forse averne l’ardire, di fronte a un autore che ha pubblicato 60 opere?) ma, al contrario di orientare il lettore verso lo sguardo e il respiro di un pensiero che ha molto da dire all’uomo contemporaneo. Prezioso soprattutto in Italia, dove le opere in catalogo non arrivano a una decina.
G. Polizzi, M. Porro, Michel Serres, ed. Marcos y Marcos, 2015.
(«Mangialibri», 16 settembre 2015)
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