Michel Serres è un maestro del nostro tempo: così lo definisce il Premio Nonino, consegnatogli nel 2013. La lezione che ci porta è quella di una vita che precede tanto il soggetto quanto il sapere, e che è insofferente alle delimitazioni intellettuali, soprattutto quando siano arbitrarie: se per comodità, in passato, la conoscenza ha avuto bisogno di seguire il metodo cartesiano per progredire (scomponendo i problemi grandi in parti via via più piccole e semplici da affrontare), ebbene, ora è tempo di ricomporre i pezzi. Né questo è compito della sola filosofia: gli intellettuali devono cominciare a prendere consapevolezza dell’importanza e dell’irrinunciabilità del passaggio di idee da una disciplina all’altra. Questo libro corposo - e a sua volta sfaccettato e multiforme - presenta un’antologia di scritti di e su Serres di varia provenienza, atti a fornire un quadro non esaustivo (si può forse averne l’ardire, di fronte a un autore che ha pubblicato 60 opere?) ma, al contrario di orientare il lettore verso lo sguardo e il respiro di un pensiero che ha molto da dire all’uomo contemporaneo. Prezioso soprattutto in Italia, dove le opere in catalogo non arrivano a una decina.
G. Polizzi, M. Porro, Michel Serres, ed. Marcos y Marcos, 2015.
(«Mangialibri», 16 settembre 2015)
