Tanto tanto tempo fa, il re d’Altomonte venne punto da una pulce. Un attimo prima di schiacciarla, colpito dalla sua vitalità, decise di risparmiarle la vita. Le permise anzi di nutrirsi del suo sangue giorno dopo giorno, fino a che questa crebbe facendosi grande quanto un agnello. Ora, più mostruosa che mai, la pulce era pronta per essere ammazzata e scuoiata. Anzi, pensa il re - si potrebe perfino bandire un concorso, per vedere chi sia in grado di indovinare a quale animale appartenga quella pelle: il vincitore riceverà in sposa sua figlia. Tanto, chi vuoi che indovini?... Lo chiamano Iannone, il re di Lungapergola, che darebbe qualsiasi cosa per poter avere dei figli da sua moglie; ogni giorno raccomanda questo suo desiderio al Cielo e, in segno di devozione, non nega a nessuno l’ospitalità. Poi, quando ha perso ogni speranza, ecco arrivare un pellegrino che gli suggerisce un rimedio magico alquanto strano… Sotto agli appartamenti del re di Roccaforte vivevano due veccchie che erano “il sunto della disgrazia, il protocollo delle magagne, il libro mastro della bruttezza”: ma il re non lo sapeva e, convintosi al contrario trattarsi di una sola e bellissima donna, fa di tutto per conquistarne il cuore, finendo dritto nel tranello ordito dalle due…
Un’antologia di tre delle cinquanta novelle che compongono il Pentamerone di Giambattista Basile - “La pulce”, “La cerva fatata” e “La vecchia scorticata” - sulle quali il regista Matteo Garrone ha costruito la sceneggiatura del suo ultimo film, dal titolo Il racconto dei racconti. A prima vista il libro lascia perplessi: istintivamente viene da pensare a un’operazione editoriale poco originale e forse addirittura opportunistica, nel presunto tentativo di cavalcare l’onda del successo cinematografico; a guardarla più da vicino, invece, spicca l’intensità della nuova traduzione e l’intento lodevole di ridare voce a un classico del XVI secolo ancora misconosciuto, che pure ha ispirato i più celebri autori di fiabe di tutta Europa, da Andersen ai fratelli Grimm. L’edizione comprende i tre testi originali in napoletano antico.
G. Basile, La pulce, la cerva e la vecchia scorticata, ed. Donzelli, 2015.
(«Mangialibri», 3 luglio 2015)
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