Aprile 1836. Giacomo Leopardi si trova a Napoli con l’amico Antonio Ranieri quando scoppia l’epidemia di colera; e lui - che aveva lasciato la sua Recanati in cerca di un clima che potesse recare sollievo alla sua fragile salute - si sposta a villa Ferrigni, a Torre Del Greco, insieme all’amico e alla sorella di lui, Paolina. Qui avrà occasione di affacciarsi sul Vesuvio ogni mattina e di comporre - ispirandosi allo “sterminator Vesevo” - la celeberrima La ginestra. Ma come trascorre il poeta quell’ultima manciata di mesi? Com’è la compagnia dei suoi ospiti? Quali pensieri - quotidiani e non scritti, ma non meno presenti e influenti - attraversano la sua mente? Quale storia hanno da raccontare quei giorni al di là di ogni biografia e, soprattutto, di ogni agiografia?
Marina Plasmati immagina quel periodo e anima villa Ferrigni delle vite dei suoi tanti abitanti, dal padrone di casa all’“ospite di riguardo” (è così che tutti si riferiscono a Leopardi, in quel frangente) e scrive un romanzo che ha il sapore, il tono, il linguaggio dell’epoca. Il poeta viene ritratto ovviamente nel suo dolore e nella sua infermità, ma anche nella fierezza che nonostante tutto conserva. Notevole al riguardo la scena in cui questi si scontra verbalmente con Ferrigni, sulla questione delle “scienze umane”, di cui il padrone di casa sottolinea l’utilità per il “progresso dell’umanità” e lui sentenzia: “Mi domando da tempo a quale uomo siano servite, servano o serviranno”; ciò che salta all’occhio, al di là dello scambio di battute, è che di fronte alla possenza del suo pensiero non si può rinunciare ad affrontarlo con veemenza e vigore, pur avendo sotto gli occhi un uomo evidentememte malato e alla fine dei suoi giorni. In appendice, La ginestra e il Discorso sullo stato presente dei costumi degl’italiani.
M. Plasmati, Il viaggio dolce. Il soggiorno di Leopardi a Villa Ferrigni, ed. La lepre, 2015.
(«Mangialibri», 23 giugno 2015)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.