Nel 1979, sull’onda di quella glasnost pontificia che è stato il Concilio Vaticano II, Giovanni Paolo II decide che è giunta l’ora di vederci chiaro sul “caso Galileo” e di nominare a tal fine una Commissione di storici e teologi che facciano luce su quanto accaduto all’epoca della condanna e dell’abiura del grande fiorentino. Non solo e non tanto per accertare l’esistenza di eventuali errori di giudizio o singole responsabilità; ciò che viene messo in questione è l’attualità di una posizione ecclesiastica che ha bisogno di consolidarsi in un mondo in cui la scienza la fa sempre più da padrona non solo nell’ambito del “funzionamento” delle cose, ma anche in quello ben più preoccupante della “spiegazione” delle stesse e dell’immagine che l’uomo contemporaneo si fa del mondo e del cielo…
Nata nel 1981 e chiusa solennemente in Vaticano nel 1992, la Pontificia Comissione di Studio sul caso Galileo ha condotto i suoi lavori attraverso l’esame dei documenti d’archivio, il dibattito e lo scontro su dati e opinioni, battute d’arresto e riprese forzate. Questo volume - avvincente e minuzioso nella ricostruzione di quei lavori, che si fregia tra l’altro della Prefazione di Gianfranco Ravasi - appartiene alla trilogia dedicata a Galileo da Mariano Artigas - docente di Filosofia della scienza all’Università di Barcellona e uno dei massimi esperti del protoscienziato, scomparso nel 2006; qui lo studioso solleva tra le altre una questione di grande centralità: come mai la vicenda di Galileo continua a sollecitarci a cinque secoli di distanza? Come mai, ogni volta che sembra chiusa, pare che non si possa fare a meno di riaprirla? Al di sotto di questa questione c’è evidentemente il nodo irrisolto di un cristianesimo che non ha ancora affrontato in profondità il demone della teoria della conoscenza, argomento doloroso e problematico, tanto più in rapprto a una scienza che - dietro la facciata dell’oggettività e della neutralità di giudizio - non cessa di sconfinare nella narrazione mitica, velo di Maya della sua stessa malcelata volontà di potenza.
M. Artigas, M. Sáchez De Toca, Galileo e il Vaticano, ed. Marcianum Press, 2009.
(«Mangialibri», 2 marzo 2015)
Modulo di contatto
Etichette
aforismi
Alex Zanotelli
altrui cose
Ambiente
Bambini
Bauman
Bellet
biografia
Brunetta
Bullismo
C'è un sole che si muore
Carlo Sini
Cinema
Claudio Fava
Claudio Fracassi
ControCorrente
Daniele Sensi
Desaparecidos
Diego De Silva
Dio perverso
Dipendenze
disabilità
don Andrea Gallo
don Luigi Merola
don Paolo Farinella
e-book
Economia
Educazione
Ennio Remondino
esercito
Etica d'impresa
eventi
Facebook
Fantascienza
Filosofia
Filosofia della scienza
Foto
Fumetti
Galapagos
Geografia
Giochi
Giulietto Chiesa
Giuseppe Miserotti
Giuseppe Onufrio
Goffredo Fofi
guerra
Guerra e pace
Hegel
Heidegger
i piccoli
Idiosincrasie
Il Partito dell'Amore
il telefonino
Illich
Immigrazione
In che mondo viviamo
Incendi in Russia
Internet
L'azzardo del gioco
L'economia come la vedo io
La Chiesa che non capisco
La guerra è guerra
La piaga del nucleare
La verità cammina con noi
le cose si toccano
Letteratura
lettere
Levinas
Libertà di stampa
Linguaggio e realtà
Luciano Gallino
Luigi Zoja
Mafia
Malainformazione
manuali
Marx
Massimo Cacciari
Massimo Scalia
Massoneria
Matematica
Maurizio Torrealta
Mondo
Morin
Musica
My Last Slating
Noir&Giallo
Novità
Nucleare
Pancho Pardi
Panikkar
Paolo Scampa
Parcheggiatore abusivo
pedagogia
Pietro Barcellona
Pippo Civati
Pirateria somala
poesia
Politica
psicologia
Pubblicità
Racconti e poesie
Religione
Riccardo De Lauretis
Roberto Carboni
Scienza
Scuola
Scusi può ripetere?
Sergio Manghi
Società
sport
Stefano Santasilia
Storia
Teatro
Tecnofollie
Tonino Drago
Vincenzo Pepe
Virtù del pubblico - Vizi del privato
Vito Mancuso
War
Powered by Blogger.